martedì 15 aprile 2008

Viaggio (parziale e di parte) nella Pubblica Amministrazione. Capitolo 3

Il caso che narro lo vivo tutti i giorni. Si tratta di una mia responsabile, dicesi Posizione Organizzativa, cioè colei che prende un sacco di soldi (v. il caso
dell'udito
) per organizzare il lavoro del gruppo di tecnici di cui ha la responsabilità.
Vista. Ma che cce frega, ma che cce mporta, c'avemo de mejo da fà. Visto con i miei occhi.
Entra al mattino, si siede alla scrivania e comincia a sbolognare. La differenza tra sbolognare e organizzare è sottile: in entrambi i casi si tratta di assegnare lavoro agli altri.
Ma si sbologna quando, una volta assegnata, di quella pratica non te ne frega più niente (anche se dovrebbe), quando non tieni le redini del lavoro.
Si organizza invece, anche se il lavoro lo segue un tuo sottoposto, quando ci si prende le responsabilità che si hanno e si tengono saldamente le fila del tutto.
Invece alla P.O. in questione le redini sfuggono volutamente. Ci fosse una volta, dico una, che è a conoscenza degli aspetti di un lavoro che segue (anche come Direttore Lavori, quindi con responsabilità penali!). Non sa mai niente, casca sempre dalle nuvole, mai una volta che prende una decisione che sia una.
Certo, perchè se facesse la Posizione veramente Organizzativa, non avrebbe il tempo per fare i suoi lavori personali. Semplice! Così il suo ruolo diventa quello di Posizione Sbolognativa!
Il suo secondo lavoro (anche se dovrei dire principale) è talmente importante che se ti capita di avere una riunione con lei durante la quale telefona, per caso, un suo cliente personale, mica gli dice "ti richiamo più tardi". No no!
Continua imperterrita a farsi gli affari suoi... e tu sei lì come un cretino che aspetti di concludere la riunione mentre lei se ne sbatte altamente. Quasi vorresti dirle "se sono di troppo me ne vado!"
Quando devo entrare nel suo ufficio, di solito, busso e immediatamente dopo apro la porta, in concomitanza con il classico "avanti". Una volta su due (ho contato, è proprio successo 5 volte su 10) succede che in fretta e furia prende i fogli che ha in mano e li nasconde sotto la scrivania! Poi, tutta rossa in faccia (vergogna?), ti si rivolge dicendo "Siiiii?"
Proprio come un bambino che, pizzicato con le mani nel barattolo della marmellata, giura e spergiura che non ha rubato la marmellata.
A me queste cose producono una contorsione alle budella... mi viene voglia di prendere, andare dal dirigente e denunciarla. Ma tanto a cosa servirebbe?
Sono sicuro che nel giro di qualche settimana io sarei trasferito a tappare buche per la strada, mentre lei sarebbe ancora al suo posto.
Già, perchè le P.O. vengono assegnate e poi rinnovate ogni anno dal dirigente: e quale dirigente revocherebbe la P.O. che ha dato lui? Finora non è mai successo. In alternativa potrei chiedere il trasferimento ad un settore dove c'è gente più onesta. Vero, ma perchè devo andarmene io e non chi RUBA?
Vi prego, ho assoluto bisogno di una parola di solidarietà, almeno per conservare un minimo di dignità... Voglio resistere (resistere, resistere!), ma ho bisogno di commenti di conforto...

2 commenti:

  1. Non credo che resistere sia la strategia migliore! Credo che tu abbia diritto di lavorare con persone migliori.

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  2. Grazie del conforto!
    Tieni sempre presente che quello che racconto sono gli episodi peggiori che incontro.
    Nel mio stesso settore ci sono diversi colleghi (soprattutto i tecnici) con i quali invece condividiamo gli stessi valori e ci aiutiamo a vicenda a "resistere". Anche se è difficile.

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