giovedì 14 giugno 2012

Consigli di Circoscrizione 2 sull'inceneritore e le compensazioni

I cittadini della Circoscrizione 2 hanno due splendide occasioni per approfondire bene il tema dell'inceneritore e delle compensazioni: nel giro di una settimana, infatti, si terranno ben due consigli di Circoscrizione su questi argomenti.
Primo consiglio di Circoscrizione.
Lunedi 18 giugno a partire dalle ore 18,45 presso la Sala Operti di C.so Siracusa 213 (Piazza Livio Bianco) si terrà un consiglio aperto in Circoscrizione 2 sull'inceneritore
Ordine del giorno: "Gestione dei rifiuti ed effetti sulla salute dei cittadini dopo l'apertura dell'inceneritore del Gerbido".
Sono stati invitati a partecipare il Presidente del Comitato Locale di controllo, l'Assessore all'Ambiente del Comune di Torino, l'Assessore all'Ambiente della Provincia di Torino, l'Assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Il Presidente dell'Associazione d'Ambito Torinese per il Governo dei Rifiuti.
"Consiglio Aperto" significa che i cittadini, oltre che essere presenti (cosa che è sempre possibile trattandosi di un'assemblea pubblica) possono prendere la parola e fare domande o interventi. 
Stupisce che una notizia così importante sia stata pubblicata sul sito della Circoscrizione 2 solo giovedi 14 giugno, cioè 4 giorni prima.

Secondo Consiglio di Circoscrizione.
Ma non finisce qui. Perchè oltre all'inceneritore ci sono anche le compensazioni ad esso collegate. 
In Circoscrizione 2 si sta molto dibattendo su un'opera in particolare, il Parco Tematico Ambientale: numerosi cittadini la ritengono un'opera inutile, che non compensa le emissioni ambientali dell'inceneritore e costa 350.000 euro. Si sono radunati in assemblea pubblica, venerdi 11 maggio scorso, e hanno individuato ben 13 proposte alternative, sicuramente più compensanti del P.T.A. e in grado di generare anche dei risparmi in termini economici.
Ne è nata una petizione popolare che chiede lo stop alla progettazione di questo Parco e la destinazione dei fondi ad opere ben più significative dal punto di vista della compensazione ambientale, condivise con la cittadinanza.
La petizione, insieme ad un ordine del giorno urgente firmato da dieci consiglieri di maggioranza e opposizione, sarà discussa lunedi 25 giugno 2012 in un altro consiglio di Circoscrizione (presumibilmente alle ore 18,45 in Cascina Giajone).

Direi che, vista l'importanza dei temi, è auspicabile una massiccia presenza di cittadini in entrambe le occasioni.

2 commenti:

  1. Ciao Fabrizio, alcune considerazioni molto libere e poco ordinate a proposito del parco tematico ambientale, con la libertà
    di sapere che sto scrivendo a degli amici.
    L’esperienza della Piazza è veramente affascinante per molti aspetti e ha avvicinato alla politica persone che il PD non è riuscito ad avvicinare.
    Sul parco tematico ambientale ha il merito di aver fatto parlare il quartiere delle compensazioni ambientali in generale e di aver sollecitato il chiarimento di posizioni della maggioranza. Su questo punto avete anche
    svolto un ruolo politicamente rilevante in quanto la maggioranza non è stata capace di spiegare e chiarire come avrebbe dovuto e voi siete stati di stimolo affinchè avesse le idee chiare su un intervento che ritengo importante. Spero che ormai siano chiarite…
    Non mi piace tantissimo l’ultima piega che ha preso la questione raffigurata come la lotta del bene contro il male. Tra le motivazioni contro questa opera si è infatti sentito parlare di compensazione ambientale intesa come
    riduzione delle emissioni inquinanti la quale si riteneva mancante per il PTA e che si cercava di individuare in altre opere. Poiché un
    intervento mitigativo in senso stretto degli inquinanti emessi in atmosfera ha altre scale di costo, la compensazione ambientale credo
    sia stata declinata con il PTA nel senso di rendere i luoghi maggiormente vivibili.
    Tra le opere che La Piazza ha individuato non ho
    trovato delle vere e proprie mitigazioni. Credo che neanche la coibentazione degli edifici scolastici lo sarebbe. Credo, ma non so con
    certezza, che siano teleriscaldati e il minor consumo incide in modo veramente limitato sulle minori emissioni. Io che sono un po’ ossessionato dalla fine del petrolio lo avrei trovato un intervento interessante, ma non perché compensa, ma perché mi sembrerebbe
    intelligente in ogni caso intervenire in tal senso al di là delle compensazioni.
    Alcune altre alternative come alberate e ciclodromi mi sembrano parenti del PTA, cioè sempre interventi a miglioramento funzionale o estetico di aree verdi.
    Sulla questione della inutilità ricordo alcune polemiche del quartiere sul percorso ginnico di corso salvemini. Anche io, preso male dai continui tagli su tutto, e non particolarmente ginnico lo consideravo uno spreco. Ma ad anni di
    distanza, pur non avendo usato alcuna attrezzatura, devo riconoscere che ha reso il quartiere più bello e vivibile.
    Un altro uso di risorse che io ritengo lodevole ma che sarebbe potuto essere criticato con alcuni degli argomenti usati contro il PTA è la riqualificazione di Piazza Livio Bianco. “Era proprio necessario usare 1.5 mln di euro?” ci
    si sarebbe potuti chiedere se si fosse voluta alzare della polemica. E si sarebbe potuto aggiungere: “ e chi fa la manutenzione di tutti i nuovi giochi e di questi asfalti speciali?”.
    Altre questioni si sarebbero potute sollevare sul gruppo abele che forniva consulenza sulla progettazione partecipata della Cascina Roccafranca. Sentii dire ma non mi ricordo minimamente da chi e non potrei giurare che sia stato vero, che gli enti locali che erano vicini politicamente al gruppo abele avevano deciso di sostenerlo con incarichi da quando era stato escluso dai progetti ministeriali. Non la trovai una cattiva idea. E per come ha funzionato la cascina mi sembra che sia stata una buona scelta…Ma se si fosse voluta iniziare una campagna contro gli sprechi ci sarebbe forse stato spazio.
    La critica che ho mosso negli incontri del PD alla gestione del PTA è che sia mancato il coinvolgimento magari anche solo di racconto del quartiere. Le compensazioni potevano essere
    un’occasione di partecipazione e non lo sono state, per quello che ho potuto vedere.

    Ciao, Luca.

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    1. Permettimi una battutaccia, tanto siamo tra amici: "non è stata capace di spiegare e chiarire"... o non ha "voluto" spiegare e chiarire?
      Non voglio neanche io fare il provocatore, ma ci sono alcuni aspetti di questa vicenda che mi lasciano perplesso:
      1) il progetto del PTA è stato "buttato dentro" una bozza di revisione dell'accordo sulle compensazioni senza un'approvazione del consiglio di circoscrizione. E' stato approvato con "atto deliberativo della giunta di Circoscrizione 2 del febbraio 2009".
      Però la giunta di circoscrizione non ha potere deliberativo. Almeno non mi risulta. Mi sembra che solo il consiglio di Circoscrizione possa deliberare. In ogni caso il consiglio di circoscrizione non ha mai deliberato in tal senso.
      2) Circa un anno dopo, aprile 2010, su alcuni organi di stampa veniva detto testualmente: "Il bando per definire il parco ambientale in ogni sua parte partirà a breve: sarà stilato sulle base delle indicazioni già chiarissime fornite dalla Circoscrizione Due, che segue e porta avanti la partita e che ha già deliberato il progetto."
      Indicazioni già chiarissime? Quali? Già deliberato il progetto? Quando? Quale progetto?
      3) Per circa due anni e mezzo non è stato possibile vedere un minimo di elaborato progettuale. Neanche uno studio di fattibilità. Solo nei primi mesi del 2012, dopo un'interpellanza e una mozione presentata a settembre 2011, è cominciato a circolare un fascicolo con qualche disegno.
      Capirai che, di fronte a queste procedure poco trasparenti nel maneggio di soldi pubblici (si parla di un terzo abbondante del bilancio della circoscrizione), qualche campanello sia suonato.

      Sicuramente le compensazioni sono state intese in senso molto lato, legate all'aspetto sociale/urbanistico piuttosto che a quello ambientale. Ad un miglioramento della qualità della vita e non alla riduzione delle emissioni in atmosfera.
      Ma sull'accordo di programma, seconda appendice integrativa al contratto di affidamento della progettazione e realizzazione dell'impianto, è scritto: "l'obbligo [per TRM] di erogare alle comunità comprese nell’area di influenza dell’impianto una compensazione una tantum pari al 10% dell’importo dei lavori di realizzazione del termovalorizzatore, con l'obiettivo di ottenere un bilancio ambientale, dell’area interessata, almeno nullo."
      Qui si parla di bilancio "ambientale" almeno nullo e noi così lo abbiamo interpretato: ambientale.

      Preciso solo, giusto per non sembrare "i più belli" perchè così non è (e io ne sono l'esempio vivente :D): le proposte non sono venute dalla Piazza ma dai cittadini/associazioni intervenuti all'assemblea. Ne sono uscite 13, poi raggruppate per argomenti simili fino a cinque.
      Comunque non si tratta di "must": l'idea è che sarà poi chi materialmente stilerà il progetto, cioè dei tecnici competenti in materia, a trovare le soluzioni migliori, non certo un gruppo di cittadini che al 99% non hanno nemmeno i titoli per parlare di cose del genere.
      L'assemblea voleva essere di stimolo in questo senso, non certo sostituirsi al lavoro dei progettisti.

      Credo sia innegabile che piantare 350.000 euro di alberi, in termini di bilancio ambientale, sia decisamente più significativo che non installare dei totem multimediali dove i bambini possono imparare a riciclare.
      E non voglio nemmeno accennare alle obiezioni più comuni, quali il fatto che sia un doppione del museo A come ambiente, ed al problema della manutenzione...

      Nel caso dell'inceneritore, io personalmente avrei optato per dare la precedenza alle mitigazioni ambientali in senso stretto, prima che al miglioramento del contesto sociale. E su questa linea è anche la Piazza.
      Si tratta di scelte. Comunque non facili.

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