martedì 26 maggio 2009

L'acqua è un diritto. Non una merce


Decreto legge "Tremonti" DL 112/2008 (poi convertito nella Legge 133/2008)
Articolo 23-bis, comma 1:
1. Le disposizioni del presente articolo disciplinano l'affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, in applicazione della disciplina comunitaria e al fine di favorire la più ampia diffusione dei princìpi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione di servizi di interesse generale in ambito locale, nonché di garantire il diritto di tutti gli utenti alla universalità ed accessibilità dei servizi pubblici locali ed al livello essenziale delle prestazioni, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettere e) e m), della Costituzione, assicurando un adeguato livello di tutela degli utenti, secondo i princìpi di sussidiarietà, proporzionalità e leale cooperazione. Le disposizioni contenute nel presente articolo si applicano a tutti i servizi pubblici locali e prevalgono sulle relative discipline di settore con esse incompatibili.
TUTTI I SERVIZI PUBBLICI LOCALI, ACQUA COMPRESA.
Al comma 5 la perla:
5. Ferma restando la proprietà pubblica delle reti, la loro gestione può essere affidata a soggetti privati.
L'ACQUA AFFIDATA AI PRIVATI.

L'essere umano è composto per più del 65% di acqua. Già questo basterebbe per dire di no a questo provvedimento.
Chi si comprerà la mia acqua corporea? Veolia? Nestlè?
Ma in caso di crisi idrica verrà il sig. Nestlè a prelevarmi dell'acqua dal corpo per far fronte all'emergenza?

Questa è naturalmente dell'ironia, ma la questione è seria.
E per fortuna c'è chi non ci sta e si sta muovendo: cittadini e associazioni impegnate nella difesa dell’acqua in quanto bene essenziale per la vita e quindi non mercificabile. Anche a Torino.

Riporto un estratto dal sito www.acquapubblicatorino.org
Come parte del Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua, nei primi 6 mesi del 2007 abbiamo raccolto in tutta Italia oltre 400.000 firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dei servizi idrici, e ottenuto la moratoria al 31 dicembre 2008 delle privatizzazioni in corso.

Oggi ci troviamo di fronte all’articolo 23 bis dell’ultima finanziaria contro il quale le regioni Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna hanno già fatto ricorso per violazione dell’articolo 117 della Costituzione.

A questo link si può trovare l'elenco dei banchetti presso i quali firmare la delibera di iniziativa popolare per ripubblicizzare il nostro acquedotto (qui il testo della delibera).
Per i residenti di Mirafiori Nord, sappiate che un banchetto c'è anche alla Cascina Roccafranca.

Ringrazio Stefano per la segnalazione.

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