Ricevo dall'associazione Colazione Insieme e pubblico volentieri questo comunicato contro la chiusura del Dormitorio Castello Mirafiori. Con tanto di raccolta firme su una petizione da presentare al Chiampa.
Le casse del Comune sono sempre più vuote, ma non è colpa degli ospiti del dormitorio. Chi le ha prosciugate (le casse comunali) si prenda le sue responsabilità e lasci in pace chi ha altri problemi.
"Colazione Insieme" si è impegnata a raccogliere le firme, attraverso le parrocchie o tramite i canali che a titolo personale ogni associato potrà attivare.
Questo blog è uno di quei canali.
Le casse del Comune sono sempre più vuote, ma non è colpa degli ospiti del dormitorio. Chi le ha prosciugate (le casse comunali) si prenda le sue responsabilità e lasci in pace chi ha altri problemi.
"Colazione Insieme" si è impegnata a raccogliere le firme, attraverso le parrocchie o tramite i canali che a titolo personale ogni associato potrà attivare.
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Ecco il testo del comunicato:
Il Comune di Torino, motivato dalle ristrettezze economiche in cui versa in questo periodo, ha deciso una riduzione dei posti offerti ai “Senza fissa dimora”, con i dormitori pubblici della città gestiti da operatori costituiti in cooperativa.
“Colazione Insieme”, con altre associazioni e movimenti del mondo cattolico di Torino impegnati a vario titolo a fianco dei poveri e degli emarginati, esprime forti dubbi e perplessità in merito alla riduzione dei posti letto, che l’Assessorato ai Servizi Sociali sta portando avanti. Infatti, entro la fine di giugno 2009, è stata disposta la chiusura di due dormitori (Strada Castello Mirafiori e Piazza Bengasi) senza prevedere alcuna soluzione alternativa.
E’ sconcertante che per motivi finanziari debbano essere sacrificato proprio chi andrebbe tutelato con maggior impegno dall’istituzione pubblica soprattutto in un periodo di crisi economica come quello attuale.
Riteniamo che, in ogni caso, il comune debba continuare a fornire accoglienza alle persone italiane e straniere che vivono in condizione di estremo disagio, come i “Senza fissa dimora”.
E’ necessario che le scelte dell’amministrazione comunale scaturiscano da una riflessione più articolata e condivisa con le associazioni e gli operatori che quotidianamente stanno a fianco dei “Senza fissa dimora” e cercano, fra mille difficoltà, di costruire percorsi individualizzati di inserimento sociale.
Le associazioni e i movimenti del mondo cattolico di Torino hanno deciso di presentare una petizione al Sindaco al fine di sospendere il progetto di ridimensionamento dei posti letto nei dormitori.
Pertanto, se concordi con quanto sopra esposto, ti chiediamo di sottoscrivere questa petizione.
A questo link c'è il modulo per la raccolta firme.
Cosa può fare ognuno di noi?
Le messe domenicali saranno uno strumento importante: ci saranno banchetti presso i quali si potrà firmare.
Per chi invece non frequenta le parrocchie si può scaricare il modulo e farlo firmare ai propri colleghi, amici, parenti, ecc...
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