mercoledì 8 ottobre 2008

Una risata li seppellirà

Segnalo questa iniziativa:
Il movimento democratico CIVICA organizza per Martedì 14 ottobre 2008 ore 21.00, SALA PASQUALE CAVALIERE Via Palazzo di città, 14 Torino, un incontro pubblico dal titolo "SCUOLA: innovazione o improvvisazione?"
Partecipano IGOR PIOTTO, SILVIA BODOARDO, MARIANO TURIGLIATTO, GIANLUCA VIGNALE, MARTIN DODMAN. Qui potete trovare il volantino.
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Cari amici,
con questo post voglio esprimervi tutta la mia preoccupazione per il futuro dei nostri figli. Sono seriamente preoccupato, in particolare, per la riforma della scuola primaria contenuta nel decreto legge del ministro Gelmini (D.L. 137/08, approvato ieri sera alla Camera con voto di fiducia!). E i perchè non sto a ripeterli.
Non voglio però farmi prendere dallo sconforto e voglio combattere. Almeno provarci, con modi che possono andare oltre alle manifestazioni e ai presìdi.
Così dalla mia mente malata è spuntata questa idea. Al momento la trovo folle, percui devo capire se sono solo io che sono un pazzo scatenato o se invece può avere un fondamento di validità.
In breve.
DATI DI FATTO
1. Il decreto Gelmini passerà con voto di fiducia sia alla camera che al senato (a meno che Napolitano non si faccia un tiro di coca e decida di fermare tutto), quindi dal 2009-2010 succederà lo sfascio della scuola pubblica che ben conosciamo.
2. La nostra unica arma contro questo decreto è l'informazione porta a porta, genitore a genitore, oltre naturalmente alle grandi manifestazioni di piazza che però non possono durare in eterno.
3. La Mazzarello-Vidari ha dimostrato grandi doti di vitalità e creatività sia nelle maestre che nei genitori. E non stento a credere che anche altri circoli abbiano le stesse doti!
L'IDEA
Sulla base di questo la mia idea è quella di mettere in piedi uno spettacolo teatrale che possa girare di scuola in scuola per informare i genitori su quello che succederà, grazie al dinamico duo Tremonti-Gelmini, ai nostri figli.
Coinvolgerebbe genitori e maestre (che naturalmente bisognerebbe sentire per capirne la disponibilità).
Così su due piedi, ci metterei dentro le canzoni (magari riadattandole) che abbiamo già cantato con grande successo sabato scorso, intervallate da una serie di sketches che abbiano lo scopo di presentare in maniera scherzosa (ma efficace) gli effetti della riforma. Intendiamoci, niente di particolarmente complesso, non dobbiamo andare a Broadway: cose semplici ma, importantissimo, efficaci.
Ripeto: per ora è solo un'idea folle tutta da articolare, ma chissà che dalle idee folli non possa nascere qualcosa di grande!
In fondo credo che lo dobbiamo ai nostri figli, per il loro futuro.
Fabrizio

8 commenti:

  1. Credo che qualsiasi idea anche se molto audace come questa sia sempre meglio del disinteresse e del fatalismo di chi si lamenta ma non fa mai niente per cambiare le cose. Ci sto senza riserve. Certo bisogna pianificarla bene. Non credo sia possibile entrare nelle scuole durante le lezioni quindi bisogna trovare la formula giusta per raggiungere tutti e scrivere dei testi brevi ma efficaci che spieghino ai genitori ed entusiasmino i bambini....parliamone velocemente e valutiamo.
    Questa sera sentiamo cosa si pensa a livello cittadino poi direi che è il caso di convocare un'altra assemblea per concretizzare le idee. Ho sentito parlare di una sorta di occupazione itinerante delle scuole e sarebbe una buona occasione per portare avanti la proposta di Fabrizio.
    Io a Roma andrei, a costo di stare svegli 2 gg e stravolgerci di stanchezza. Lo dobbiamo ai nostri figli, è nostro dovere farci sentire. Dobbiamo urlare finchè abbiamo fiato che nessuno può permettersi di distruggere la scuola e come abbiamo scritto sullo striscione di sabato "diamo voce ai bambini" e portiamoli a Roma.
    Cristiana

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  2. L'idea è ottima! Potremmo portarlo anche fuori dalle scuole, tipo alla
    cascina roccafranca o posti del genere che attirano le famiglie.
    saluti! Laura

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  3. Quando si ragiona insieme è tutto più facile. L'idea della cascina è buona...sarebbe un'ottima occasione...
    Tanto per capire se si può organizzare: c'è qualcuno veramente intenzionato ad andare alla manifestazione del 17 a Roma?
    Cristiana

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  4. Contatate pure su di me!!!!!!!!!!!!!!
    Abbiamo già dimostrato che quando uniamo le idee e le forze riusciamo a fare cose bellissime!!!
    Fatemi sapere solo quando e dove!!!!
    Milena

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  5. bellisssimaaa ideaaaaaaa........
    io ci sto!!!!!!
    fatemi sapere solo dove e quando ci troviamo per buttare giu' un po' di idee.
    Stefania

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  6. Premetto che la mia è una provocazione di una persona che la pensa politicamente in maniera diversa. Mi piacerebbe capire dove sta lo "sfascio" così come lo definite. Io ho letto attentamente il decreto ( vedi http://www.parlamento.it/leggi/decreti/08137d.htm ) e, a parte un pò di rigore (era ora!) il problema potrebbe nascere dall'insegnante unico. Alla bellezza di 36 anni vorrei dire che nonostante io abbia avuto un insegnante unico sono cresciuto fino a diventare imprenditore, così come molti miei amici o ex compagni di scuola. Fa caso a parte per i ragazzi diversamente abili, per cui preferisco non esprimermi perchè ci sarebbe da parlare per ore. Voi mi chiederete... "e i posti che saltano?" ... beh ragazzi, tutto il mondo è in crisi e i posti saltano nelle aziende come nelle scuole. Personalmente ho un fratello molto preoccupato della situazione, ma credo che lo stesso possa succedere in una azienda in crisi o in fase di chiusura.
    Cedo che nasca un altro problema dovuto ad una corretta valutazione dei maestri. Io ho avuto peraltro un pessimo maestro e la cosa l'ho pagata negli anni successivi, ma nonostante tutto ho ottenuto ottimi risultati anche se mi sono costati sacrifici immensi.
    Proporrei un pò di rigore anche nella scelta degli insegnanti quindi.
    Bisognerebbe cambiare la mentalità e tirarsi su le maniche anche se non è facile, soprattutto in questo momento storico disastroso... Personalmente credo che ognuno di noi, proprio perchè padre di famiglia debba poter trovare una certa apertura mentale e utilizzare le proprie capacità ed energie per trovare soluzioni alternative idonee. Nel mondo industriale sta succedendo proprio questo, e credo che il futuro industriale sarà fatto da tanti artigiani "formichina" che si spostano fra vari clienti in base alle esigenze, creando una rete molto elastica.
    Penso che con la scuola sia un +a battaglia contro i mulini a vento e credo che il futuro delle "formichine" possa essere una delle poche soluzioni al problema.
    Paolo

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  7. Per Paolo,
    prima di tutto ben vengano le provocazioni di chi la pensa diversamente, soprattutto quando sono esposte sotto forma di dialogo costruttivo come hai fatto tu.
    Nel merito di quanto hai detto non sono d'accordo (si era capito?) e con lo stesso spirito costruttivo provo a spiegarti le mie ragioni.
    1. Lo sfascio non nasce solo da questo decreto, ma anche da altri disegni di legge (Aprea) e dai regolamenti attuativi (sul post "Maestro unico e tempo pieno" trovi i riferimenti) che di fatto consegnano in mano ai privati metà della scuola pubblica italiana. Io lo reputo uno sfascio perchè credo che la scuola debba essere un'istituzione alla quale tutti i bambini devono avere pari dignità e possibilità di accesso e nella quale tutti i bambini devono avere pari possibilità di crescere sotto la guida di persone qualificate. E' chiaro che la scuola privatizzata non può garantire gli stessi diritti a tutti. E questo te lo dice uno che è sempre andato alle private (non per scelta mia!) e non è mai stato comunista!!!
    2. Sul rigore di cui parli, non sto a replicare... si potrebbe scrivere dei libri. Ti consiglio di leggere la Lettera ad una professoressa di don Milani, nel lontano 1956 o giù di lì, che parla di come recuperare i più difficili.
    3. Altro motivo per parlare di sfascio, secondo me, è il taglio di fatto del tempo pieno legato all'introduzione del maestro unico. Dato che hai letto attentamente il decreto avrai notato che c'è scritto che il tempo scuola è di 24 ore settimanali, salvo la possibilità di estenderlo (ma non dice di quanto) a seconda delle richieste dei genitori.
    Il tempo pieno e i due maestri per classe servono, oltre che per differenziare le competenze dei maestri (e quindi migliorarle), anche per aiutare chi sta più indietro: infatti nelle ore di compresenza dei due maestri, solitamente, la classe viene divisa in gruppi in modo che uno dei due maestri si possa dedicare a chi ha più difficoltà di apprendimento. Se mia figlia fosse uno di quei casi, a me farebbe piacere questa cosa!
    Con questo decreto un unico maestro dovrà insegnare italiano, storia, geografia, matematica, scienze, inglese, ed. all'immagine, musica e non so cos'altro e nel contempo tenere buoni 30 scalmanati (perchè nel frattempo Tremonti -noto pedagogo- ha aumentato il numero di bambini per classe fino a 30 contro i max 25 di adesso. Secondo te ce la può fare? No, chiaro, a meno di tagliare qualcosa di italiano, qualcosa di storia, qualcosa di matematica, ecc... Per non parlare della fine di uscite didattiche, gite, attività extra scolastiche che per diversi bambini sono molto più di un completamento dell'attività educativa, ne sono proprio la parte principale!
    4. E le restanti 16 ore che mancano dalle 24 del decreto alle 40 del tempo pieno?
    Nulla è detto, nulla è scritto, quindi semplicemente non esistono! Saranno poi le singole scuole a doversi organizzare, sulla base delle proprie risorse (e non è che piovano a dirotto i soldi sulle scuole) e della richiesta dei genitori. Naturalmente, visto che il tempo scuola è 24 ore, quindi l'insegnante preparato copre 24 ore, queste 16 ore saranno coperte da cooperative, associazioni... naturalmente a carico delle famiglie. E gli operatori delle cooperative non sono certo formati come una maestra che, da pochi anni a questa parte, deve essere laureata.
    5. Le famiglie si troveranno di fronte all'alternativa di pagare un doposcuola dequalificato oppure sapere che il proprio bambino verso le 13 sarà fuori dalla scuola. Io lo vedo quasi come un ricatto!

    Ecco, questi sono i motivi per cui ho parlato di sfascio della scuola pubblica. E come vedi non ho minimamente accennato al problema dei tagli al personale, che resta comunque un grosso problema.
    Un'ultima cosa sulla quale sono su posizioni radicalmente opposte alle tue è il paragone tra scuola e mondo produttivo. Secondo me la scuola deve formare delle persone dandole delle nozioni, certo, ma soprattutto educandole (cioè tirando fuori da esse quello che hanno di buono e aiutandole a svilupparlo in autonomia). Il mondo produttivo, invece, ha come obiettivo quello di fare soldi (giustamente, per carità). Non me li puoi mettere sullo stesso piano!!!
    Fabrizio

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  8. Anche da parte mia un commento al contributo di Paolo: all'inizio del tuo messaggio dici che hai avuto un maestro unico e questo non ha limitato la tua crescita personale e professionale ma, poche righe più sotto, dici che questo maestro era pessimo e tu l'hai pagata negli anni successivi. Forse se tu avessi avuto una pluralità di insegnanti avresti fatto meno fatica negli anni successivi. Inoltre tu hai abbastanza ovviamente capacità di un certo tipo, ma cosa succede ad un bambino meno brillante se si trova con un "maestro pessimo" e senza alternative?
    I miei figli sono ormai grandi ma sono molto contento abbiano potuto fruire di una buona scuola elementare, con maestre non sempre tutte perfette ma che si aiutavano a vicenda.
    Un'ultima cosa: credo che tutti noi siamo naturalmente più portati, chi per le discipline scientifiche chi per quelle umanistiche; perchè maestri e maestre dovrebbero essere gli unici a fare eccezione ed essere ugualmente in grado di insegnare sia le une che le altre, e proprio nella fase più critica della crescita dei bambini?
    Pier Carlo

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