lunedì 27 febbraio 2012

Parco Tematico Ambientale. Le compensazioni sono un'altra cosa.

Si riparla di compensazioni all'inceneritore. In particolare delle opere di compensazione previste in Circoscrizione 2.
In attesa di poter vedere uno stralcio di progetto del "Parco Tematico Ambientale", o meglio "giardino ambientale" come l'ha definito la vicepresidente della commissione consiliare del Comune che ha analizzato le opere di compensazione previste a Torino, ci sono alcune considerazioni che già si possono fare.

La prima si basa sulla parola "compensazione". Questa è la definizione che ne dà il dizionario italiano:
"disposizione per la quale, quando qualcuno è insieme debitore e creditore di un altro, i due crediti opposti si eliminano l'un l'altro e rimane la loro differenza"
Applichiamola all'inceneritore: l'impianto produrrà un aumento dell'inquinamento dell'aria dell'1% (numero utilizzato a puro titolo di esempio senza alcuna valenza scientifica e pretesa di essere reale). Quindi si deve realizzare qualcosa che abbatta di almeno l'1% l'inquinamento dell'aria. Con una mano aggiungo inquinamento, con l'altra lo tolgo. Alla fine il bilancio è almeno nullo e ha un senso la parola "compensazione".

Il Parco Tematico Ambientale, che verrebbe costruito su un'area attualmente già a verde, alla luce della definizione, si può definire un'opera di "compensazione"? Chiaramente no.
Sarebbe una compensazione se sorgesse sulle "ceneri" (è proprio il caso di dirlo) di una fabbrica petrolchimica, di un qualcosa che ammorba l'aria con i suoi veleni, come ad esempio la Servizi Industriali di Orbassano.
Ma così come è pensato, con tutta la buona volontà, non si può definire opera di compensazione. Sarebbe più corretto chiamarla riqualificazione urbanistica.
Come, allo stesso modo, a mio parere non sono opere di compensazione neanche le piste ciclabili che passano nei parchi pubblici: o si tolgono veramente le auto dalla strada e si obbliga la gente a prendere la bici, altrimenti non si compensa un bel niente.

Seconda considerazione: i costi. Presenti e futuri.
Dal sito di Marco Muzzarelli, consigliere comunale, si legge che in commissione sono emersi dubbi da parte del Presidente della 2 sulla sostenibilità dei costi futuri.
Tradotto: quanti euro dovrà impegnare la Circoscrizione per mantenere in futuro questo Parco Tematico? Ce lo si può permettere, alla luce dei bilanci sempre più risicati? La risposta è abbastanza esplicita, anche se non viene detta: no, non ce lo possiamo permettere.

Conclude Muzzarelli sottolineando
"l’importanta di utilizzare al meglio la cifra destinata alla Circoscrizione2, evitando di avventuarci in opere che non riusciremo a sostenere, ma anche evitando di replicare strutture simili ad altre già presenti in Torino (vedi Museo AcomeAmbiente), l’iniziativa di sensibilizzare sulle tematiche dell’ambiente deve essere supportata da una progettazione partecipata del territorio e da una effettiva fattibilità."
Pienamente d'accordo. Aggiungerei anche: facendo della vera compensazione.

Sono cose che dice anche La Piazza, che a fine anno 2011 ha presentato una mozione in Consiglio di Circoscrizione nella quale si chiedeva di 
"sospendere la progettazione del Parco Tematico Ambientale e a promuovere tempestivamente l’individuazione, partecipata e condivisa, di altri progetti di compensazione ambientale di maggiore efficacia e utilità per il territorio."
All'epoca la maggioranza della Circoscrizione 2 bocciò la mozione. Ora il Presidente (che è sostenuto da quella stessa maggioranza) pone dubbi più che legittimi sull'opera. Che abbia rivisto la sua posizione? Speriamo.

Domanda: se siamo ancora in tempo, non possiamo fermare questo scempio di denaro pubblico? 
"Ma così si corre il rischio che la Circoscrizione 2 perda quei soldi" dice qualcuno della maggioranza...
Domanda n.ro 2: tra buttare via dei soldi pubblici in un'opera inutile e restituirli a chi potrà ridestinarli ad altro di più utile (si spera), quale vogliamo scegliere?

6 commenti:

  1. La scorsa settimana la commissione VI in Comune ci ha spiegato che è stato ridefinito l'accordo programmatico sulle compensazioni, rimane il nostro PTA che però, guardandone le misure, è meglio definire giardino e non parco. La circoscrizione deve definire come farlo e che attività far lì dentro ma non ci si puo' allontanare dalla ratio. La circoscrizione convocherà una commissione su misura per ascoltare le idee dei cittadini a riguardo?

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  2. trovate qualche informazione in più a questo link dove ho caricato un post sul tema http://www.marcomuzzarelli.it/?p=1331 Bisogna comunque tenere in conto che effettivamente non è possibile modificare in modo pesante la destinazione della cifra. Peraltro la stessa cifra è già nelle casse della Circoscrizione e se non venisse spesa non andrebbe certo persa.

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  3. A mio parere è indispensabile che il progetto venga realizzato coinvolgendo e sensibilizzando gli attori del territorio in modo da sintonizzare al meglio ciò che si andrà a costruire...anche se allo stato attuale io non ho ancora visto il progetto del Parco/Giardino

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  4. Esatto... Chi l'ha visto sto progetto?

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. L'interpellanza piazzina sul PTA e' ferma sulla scrivania di uno pseudo coordinatore. La maggioranza e il suo presidente non dicono nulla ma se provi a inserire la parola PTA durante un intervento nella commissione sulla ciclopista di via Gaidano (un'opera di compensazione ambientale) ti saltano al collo per dirti che sei fazioso e fuori tema... Cosa si nasconde sotto?

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