giovedì 1 aprile 2010

Riflessioni a freddo sulla "tronata" elettorale.

No, non è un errore di stampa... volevo proprio scrivere "tronata"!
Perchè dobbiamo avere il coraggio di ammetterlo chiaro e tondo, Pierluis: altrochè pareggio, altrochè inversione di tendenza. Le recenti elezioni regionali sono state una disfatta!
Il centrodestra ha vinto. Anche se come regioni ne ha conquistate una in meno. Il paradosso è che dalle Politiche in poi il Pdl (al pari del Pd) è in costante emorragia di voti: nel giro di due anni ha addirittura lasciato per strada il 7 per cento dei consensi. Eppure B. può continuare, a ragione, a cantare vittoria.
Le ragioni di questa disfatta? Le lascio agli esperti, ma qualcosa vorrei dirlo anch'io. Senza pretese, come se si stesse chiacchierando tra amici.

1. Partiamo da quella che secondo me è l'origine di tutti i mali, che Giovanni Sartori ha definito "il bacio della morte" in una recente intervista al Fatto Quotidiano: la non soluzione del conflitto di interessi.
In Italia c'è la democrazia, ma è alquanto malata. Sarebbe più appropriato chiamarla Mediacrazia. Chi controlla i media ha l'occasione per controllare, manipolare e conservare il potere.
E Berlusconi quell'occasione non se l'è lasciata scappare, come ben sappiamo.
La sua è stata un'escalation: ha iniziato epurando Biagi, Santoro e Luttazzi (le voci scomode), poi ha imposto tutti i suoi fedelissimi alla guida della RAI, infine si è permesso addirittura di far chiudere le trasmissioni di approfondimento politico durante la campagna elettorale. Risultato: la destra può vincere anche senza una lista, basta che, indisturbato, Berlusconi occupi tutti i telegiornali.
Come si è potuti arrivare a questo? Perchè nessuno gli ha dato dei limiti. Nemmeno il centrosinistra che, dal 1994 in poi, ha avuto a disposizione circa 7 anni di governo per regolare questo mostruoso conflitto di interessi senza tuttavia muovere un dito. Grave errore, gravissimo.

2. Passiamo al Movimento 5 stelle di Grillo. La Bresso ha detto che ha perso per colpa dei grillini. È chiaro che è stata anche colpa loro, ma individuarli come la causa (se non unica almeno determinante) della sconfitta in Piemonte mi sembra un pò come nascondersi dietro un dito. Come ha ben sintetizzato Barbara Spinelli, se lei avesse avuto una vera ambizione integratrice come Vendola al sud, forse molti avrebbero votato per lei.
E poi, poche balle, è da almeno tre anni, dal primo V-Day del 2007, che Grillo riempie le piazze e sfida i partiti su temi quali rifiuti zero, raccolta differenziata, no agli inceneritori mortiferi e ai Tav distruttori, energie rinnovabili, rete, acqua pubblica, liste pulite. La risposta della politica (anche del PD) è sempre stata quella di trattarlo da qualunquista giustizialista, senza minimamente entrare nel merito di quelle proposte. Bastava annettersi qualcuna delle sua battaglie, che a mio avviso dovrebbero far parte del dna del PD, e lui nemmeno avrebbe presentato le liste. Ma questa è una vera scelta di campo: sganciarsi dal partito Calce&Martello per ricominciare ad essere un partito che fa gli interessi dei cittadini. Sarà dura...

3. Basta con le decisioni prese negli stanzini: se Nichi Vendola non avesse sbattuto i pugni sul tavolo imponendo le primarie, oggi il risultato sarebbe stato di 7 a 6 per la destra. Avremmo perso anche in Puglia.
Questo dovrebbe insegnarci per l'ennesima volta che le scelte imposte dall'alto non funzionano più. L'esempio arriva non solo dalla Puglia, ma anche da Venezia dove è bastato candidare una persona seria e normale, fuori dal solito lombrosario, il professor Orsoni, per vincere addirittura al primo turno contro Brunetta.

4. L'identità del PD.
Riporto qui le parole di Nichi Vendola che, secondo me, riassumono bene la questione.
"Perché l’identità del PD è uno dei problemi della coalizione che deve nascere: è un partito che non ha un chiaro progetto culturale, un contenitore elettorale che spesso produce effetti bizzarri.
Ricominciamo a pensare in grande. Magari rispolverare una geniale idea di Berlinguer, il congresso di futurologia. Oggi vince chi ha un’idea del futuro, e non del passato.
Liberiamoci della subalternità alle idee della destra. Facciamo un corpo a corpo sul loro terreno, con i fatti. Ad esempio? Il fisco. Possiamo raccontare a questo Paese che le uniche tasse che sono saltate sono quelle dei ricchi e che la pressione fiscale è aumentata? Ci serve un’idea della crisi diversa da quella della destra...
E poi serve uscire da discussioni inutili tipo: va inseguita o no l’Udc? In Piemente l’Udc c’era e la Bresso ha perso lo stesso."
Queste ultime parole mi hanno colpito. Infatti mi sembra che ultimamente si cerchi prima l'alleanza con qualcuno e poi, sulla base di questa alleanza, si faccia il programma di governo. Quasi che la somma matematica dei voti che potenzialmente porta questa alleanza possa garantire di vincere.
Non sarebbe invece più motivante, in primis per i nostri elettori che ci stanno abbandonando costantemente, avere un'idea precisa di società e tradurla in una serie di punti irrinunciabili (potremmo chiamarli valori fondanti)? Sulla base di quei punti poi, in occasione delle elezioni, verrebbe quasi automatico impostare il programma di governo e cercare la più ampia alleanza possibile. E se, uno a caso, l'UDC dovesse dire di no, beh... credo che me ne farei facilmente una ragione!

Naturalmente questa non voleva essere un'analisi esaustiva. Mi premeva dire queste cose perchè l'Italia e il Piemonte sono i luoghi in cui stanno crescendo i miei figli (e non solo i miei). E sapere che l'Italia e il Piemonte sono in mano a Berlusconi e Cota anche per le colpe della sinistra mi fa disperare per il loro futuro. Il PD può essere una speranza, ma deve cambiare. In fretta.
Concludo con una provocazione di Peter Gomez.
"... al Paese più che nuove regole servono il rispetto di quelle vecchie e una nuova classe dirigente. Per questo la sconfitta della nomenklatura del Pd è un’opportunità.
Ed è arrivata l’ora delle centinaia di funzionari, militanti e amministratori locali onesti, con meno di quarant’anni. Adesso tocca a loro. Devono scegliere: o ribellarsi per prendere il potere nel partito, o morire con esso prima ancora di essere nati."

7 commenti:

  1. Se si guardano i voti assoluti e non le percentuali, come propone l'istituto Cattaneo in un suo studio (http://www.spazioliblab.it/?p=2168) , si nota che tra il 2005 ed oggi a livello nazionale il PD (allora DS+Margherita) ha perso DUE MILIONI DI VOTI. Una catastrofe.

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  2. C'è "qualcuno?"
    Condivido praticamente riga per riga quest'analisi che mi sembra comunque ben più completa e complessa di quella fatta dai vertici del CSX in questi giorni, altro che 2 righe scritte in fretta. Su Grillo niente da aggiungere, non li ho votati, ma loro hanno colmato un vuoto lasciato da "qualcuno" con temi che dovrebbero essere di "qualcuno"....ma questo "qualcuno", ultimamente, non si occupa più di temi ma di candidare "qualcuno" che sia "qualcuno"...e purtroppo ad oggi essere "qualcuno" nel PD vuol dire solo avere alle spalle migliaia di preferenze, ma alla fine della fiera, guardando vicino e non solo al nazionale, sappiamo quali siano le idee e i programmi dei vari Laus, Gariglio, Placido e compagnia votata. No che non le sappiamo e loro stessi nei volantini mandati nelle case provano a spiegarceli con slogan quasi sempre privi di contenuto. Questo è un problema due volte: primo perchè non penso che siano da votare i programmi di una persona o di un candidato e secondo, ancor più grave, perchè siamo quasi costretti a conoscere i programmi di un partito attraverso i propri candidati, mentre nella politica che mi piace, vorrei che fosse l'opposto....le persone sposano un idea.....vabbè, ma ultimamente nel CSX quello che manca è proprio questo.

    Un saluto

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  3. Condivido in toto. I voti di Grillo non sono voti di protesta ma di cittadini che sono stufi di essere guidati da persone lontane dalle realtà ed accoppiate alle lobby massoniche. Vogliamo che il nostro paese sia come quelli nord europei che guardano al futuro. Questo non è condiviso dal PD almeno fino a quando la Gerontocrazia sarà al Governo. Comunque nonostante si tenti di far tacere tutto e tutti abbiamo assistito ad un Miracolo 5 stelle...tenetevi pronti che tre anni passano in fretta.
    Massimo Casa

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  4. Fabrizio, ti rispondo su questo, anche senza aver letto il pezzo. Scusa, come sai sono pancia
    a terra per pd2.it che apriro' online venerdi sera.

    Perche' dici cosi?!

    Politicamente ci sono due questioni rilevanti, il fatto che nel riflusso astensionistico noi ci
    siamo dentro come loro e il fatto dell'avanzata (ulteriore) della Lega. Parlare di disfatta mi
    pare invece assurdo. Con 70000 voti spostati, saremmo stati a parlare di brillante successo
    con un 9 a 4 !? No, 7 a 6 e' un filino meglio di quel che si poteva proiettare sulla base del
    voto europeo. E sotto a questo ci sono i problemi veri di apertura e credibilita'... e di
    costruzione di contenuti per l'alternativa. Cioe' una delle due cose messe in agenda da
    Bersani nel discorso a piazza del popolo.

    Su, un po' piu' costruttivi...

    Lo so che mi dirai che non ho letto il pezzo per intero... ;-)

    Ciao

    Valerio

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  5. sono assolutamento d'accordo con le tue riflessioni che andrebbero portate a conoscenza di quanti piu' democratici possibili e atutti quelli che hanno a cuore il futuro dell'Italia.
    Aggiungo alla tua analisi che anche la "gerarchia", e lo scrivo con la minuscola xche' di piccoli uomini si tratta, ha contribuito nell'ultima settimana ad un richiamo dei valori inderogabili (aborto??? contraccezzionali????)AD USO E CONSUMO di pdl e lega, dimenticandosi di immigrazione, solidarieta' con gli ultimi, ecc.
    non se ne puo' piu'
    auguro a te e famiglia una serena Pasqua, sperando che sia la volta buona che qualcosa si muova velocemente.,mandando in panchina i soliti noti
    ciao
    pb

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  6. sottoscrivo !!!

    ma rinnoviamo senza massacrarci noi ed il partito !!!

    buona Pasqua
    agostino

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  7. Ciao Fabrizio,

    sono complessivamente d' accordo con te per quanto riguarda la "tronata elettorale".

    Non so se sei stato alla riunione di circolo un paio di sere fa ma pare che la lettura data da molti altri amici/compagni sia un po' diversa.....

    Triste constatare che, con tutta probabilità, altre "tronate" ci (ma forse dovrei dire vi ?) attendono.

    Ciao e buon break pasquale.

    Alex

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