Il giardino della scuola materna E11 di via Collino è da rifare: le radici degli alberi ormai affiorano di circa 20cm rispetto al terreno e i bambini rischiano di inciamparsi.
Il Comune, però, al momento non ha i fondi per fare il lavoro. La scuola, fondi suoi, manco a pensarci.
E fin qui nulla di particolare, mi sembra che siamo ancora nella norma. Triste, ma è la norma.
Succede però che ci sono dei genitori che hanno ancora voglia di fare qualcosa per i propri figli e per i bambini che verranno dopo di loro. Così i rappresentanti di classe delle quattro sezioni provano ad inventarsi qualcosa per dare un contributo economico: l'idea è quella di chiedere una cifra simbolica a tutte le persone che assisteranno alla recita di Natale dei bambini, una sorta di biglietto di ingresso.
Questa iniziativa dei genitori viene approvata dal comitato di gestione della scuola e il 9 dicembre ad ogni famiglia viene consegnato un foglio nel quale si spiega il tutto, senza possibilità di equivoci.
Da notare il mittente: rappresentanti dei genitori. Da notare il destinatario: tutti i genitori. Poi, per conoscenza, anche la Direttrice e le maestre, come è giusto che sia.
Arriva così il 17 dicembre, giorno della grande rappresentazione! Il presidente del comitato di gestione prende la parola per ri-spiegare l'iniziativa e poi parte lo spettacolo.
Ora passiamo al 19 dicembre, sabato. Su Cronaca Qui (già Torino Cronaca) compare questo articolo.
Ne riporto un paio di passaggi con l'aggiunta di un commento:
Non è vero: i rappresentanti dei genitori hanno chiesto questo contributo volontario.
Questa mamma, volendo proprio fare uno sforzo di generosità e credere alla sua buona fede, ha come minimo le idee confuse: proprio perchè si tratta di una scuola pubblica, tutte quante le spese la riguardano!!!
I rappresentanti dei genitori, naturalmente, hanno risposto al giornale argomentando punto per punto alle palle che ha raccontato. Qui potete scaricare la lettera di risposta.
E stanno anche ragionando sulla possibilità di convocare una riunione per chiarire con tutti i genitori, come sono andati veramente i fatti.
I commenti li lascio a voi... personalmente esprimo la mia solidarietà alla Direttrice della scuola, all'economa e ai rappresentanti dei genitori, che sono le vittime di questo brutto modo di fare giornalismo.
Il Comune, però, al momento non ha i fondi per fare il lavoro. La scuola, fondi suoi, manco a pensarci.
E fin qui nulla di particolare, mi sembra che siamo ancora nella norma. Triste, ma è la norma.
Succede però che ci sono dei genitori che hanno ancora voglia di fare qualcosa per i propri figli e per i bambini che verranno dopo di loro. Così i rappresentanti di classe delle quattro sezioni provano ad inventarsi qualcosa per dare un contributo economico: l'idea è quella di chiedere una cifra simbolica a tutte le persone che assisteranno alla recita di Natale dei bambini, una sorta di biglietto di ingresso.
Questa iniziativa dei genitori viene approvata dal comitato di gestione della scuola e il 9 dicembre ad ogni famiglia viene consegnato un foglio nel quale si spiega il tutto, senza possibilità di equivoci.
Da notare il mittente: rappresentanti dei genitori. Da notare il destinatario: tutti i genitori. Poi, per conoscenza, anche la Direttrice e le maestre, come è giusto che sia.
Arriva così il 17 dicembre, giorno della grande rappresentazione! Il presidente del comitato di gestione prende la parola per ri-spiegare l'iniziativa e poi parte lo spettacolo.
Ora passiamo al 19 dicembre, sabato. Su Cronaca Qui (già Torino Cronaca) compare questo articolo.
Ne riporto un paio di passaggi con l'aggiunta di un commento:
"Una spesa che la direttrice e il comitato didattico dell’istituto hanno deciso di far pagare alle famiglie degli alunni."
Non è vero: i rappresentanti dei genitori hanno chiesto questo contributo volontario.
"Trattandosi di una scuola pubblica nessuno si aspettava di dover pagare dei lavori di tasca propria - testimonia una mamma..."Segnalo che per pura gentilezza ho evitato di citare il nome della signora. Che nell'articolo continua imperterrita:
"I nostri bambini frequentano una scuola che non ha nemmeno i soldi per le cose più banali, e ora ci chiedono anche di partecipare a delle spese che non ci riguardano, trattandosi una scuola pubblica".
Questa mamma, volendo proprio fare uno sforzo di generosità e credere alla sua buona fede, ha come minimo le idee confuse: proprio perchè si tratta di una scuola pubblica, tutte quante le spese la riguardano!!!
I rappresentanti dei genitori, naturalmente, hanno risposto al giornale argomentando punto per punto alle palle che ha raccontato. Qui potete scaricare la lettera di risposta.
E stanno anche ragionando sulla possibilità di convocare una riunione per chiarire con tutti i genitori, come sono andati veramente i fatti.
I commenti li lascio a voi... personalmente esprimo la mia solidarietà alla Direttrice della scuola, all'economa e ai rappresentanti dei genitori, che sono le vittime di questo brutto modo di fare giornalismo.
COME AL SOLITO ANZICHE' BADARE AI "FATTI" , CI SI LASCIA ANDARE AI
RispondiEliminaPERSONALISMI ED ALLA SUPERFICIALITA'...........
CIAO
PB
Non ho parole!
RispondiEliminaPier Carlo
...E' UNA STORIA VECCHIA....USARE I principi...IN NOME DEI DIRITTI PER NON FARE NULLA E ASPETTARE SEMPRE DALL'ALTO...
RispondiEliminaGRANDE MERITO AI GENITORI VOLENTEROSI...
IO MI RICORDO CHE QUANDO ERO PICCOLA, E NON HO ANCORA 50 ANNI....OGNUNO SCOPAVA IL MARCIAPIEDE DAVANTI A CASA SUA...E NON SI LAMENTAVA DEL FATTO CHE GLI SPAZZINI NON PASSASSERO, ANCHE SE DOVEVANO PASSARE...E MAGARI, SE PASSAVANO E TROVAVANO GIà PULITO...PULIVANO ALTROVE QUESTO ERA UN ASPETTO DEL SENSO CIVICO CHE SI è PERSO PENSANDO CHE SIANO SEMPRE GLI ALTRI A DOVER FARE...SENZA NULLA TOGLIERE ALLE RESPONSABILITà (MANCATE) DELLE AMMINISTRAZIONI.
PAOLA
Grazie Paola per il tuo commento. Segnalo solo che la notizia è del 2010. Comunque nel frattempo nulla è stato fatto.
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