mercoledì 10 giugno 2009

Si o no?


Ma lo sapete che fra due settimane (21 e 22 giugno), oltre a votare per il ballottaggio del presidente della Provincia di Torino, bisogna anche votare per tre referendum?
Tre, già, ben tre referendum.
Tanto vale allora fare un pò di informazione su questi tre referendum, altrimenti si finisce con il non capirci niente e votare per partito preso (o peggio ancora, non votare).
Dicevo allora che ci sono tre quesiti, ideati per riformare la legge elettorale in vigore da dicembre 2005, la famosa "porcata" di Calderoli.
L'attuale legge elettorale
E' un sistema proporzionale corretto con premio di maggioranza, conseguibile da una singola lista o da una coalizione di liste. La lista o la coalizione più votata possono così raggiungere il 55% dei seggi della Camera. Al Senato lo stesso premio è però attribuito su base regionale. Inoltre, la legge elettorale permette l’elezione contemporanea dei candidati in più di una circoscrizione elettorale.
Cosa prevedono i referendum.
Con i primi due quesiti (modulo verde per la Camera e modulo bianco per il Senato), il comitato referendario propone di abrogare il collegamento tra liste e la possibilità di attribuire un premio di maggioranza alle coalizioni di liste. In caso di esito positivo, il premio di maggioranza verrebbe quindi attribuito alla lista singola che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. I promotori del referendum auspicano che ciò abbia l’effetto di spingere i partiti politici verso delle aggregazioni forti, sia da un punto di vista dinamico (alleanze in previsione delle elezioni), sia in termini assoluti (bipartitismo). In pratica, sulle schede per le votazioni politiche comparirebbe un solo simbolo, un solo nome (il candidato premier) ed una sola lista per ciascuna aggregazione candidata ad ottenere il premio di maggioranza.
Il terzo quesito (modulo rosso) propone l’abrogazione delle candidature multiple. L’attuale legge elettorale consente, sia per la Camera che per il Senato, che un unico soggetto si possa candidare in più di una circoscrizione elettorale. Se l’interessato risulta eletto in più circoscrizioni, può assegnare i seggi ai quali rinuncia ai primi dei candidati “non eletti” nelle liste circoscrizionali che ha rifiutato. Di fatto questa possibilità attribuisce a pochi eletti la capacità di gestire un enorme potere discrezionale da grandi elettori, scegliendo personalmente chi andrà in Parlamento.
Come la penso io.
Sul terzo non ci sono dubbi: SI su tutta la linea.
I primi due, invece, mi lasciano molto perplesso (ne parlerò come se fosse uno solo perchè in realtà sono due solo perchè uno riguarda la camera e l'altro il senato).
Le ragioni che mi spingerebbero a votare SI sono queste:
- non se ne può più di premiers ostaggio di partiti che contano meno dell'1% nazionale (soprattutto per il centrosinistra)
- aggregarsi in una lista sola non significa necessariamente fare un partito unico;
- teoricamente le componenti politiche di ciascuna lista non potranno rivendicare un proprio diritto all’autonomia perché, di fronte agli elettori, essendosi presentate come schieramento unico, una cosa sola. Nessuno potrà rivendicare la propria “quota” di consensi. E sarà molto difficile spiegare ai cittadini eventuali lacerazioni della maggioranza.
- il nuovo sistema imporrà una notevole semplificazione, lasciando comunque un diritto di rappresentanza anche alle forze che non intendano correre per ottenere una maggioranza di Governo, purché abbiano un consenso significativo e superino la soglia di sbarramento (4% per la camera e 8% per il senato);
- mettere in difficoltà questo governo che sta letteralmente sfasciando l'Italia: in caso di vittoria dei SI, infatti, la Lega farebbe casino. Lo so, è un motivo becero, soprattutto in tempi di crisi, ma non sono io quello che sta distruggendo un paese. E ce ne accorgeremo quando sarà passata la crisi, quando cioè gli altri stati europei voleranno alto mentre noi saremo ancora al palo.

Le ragioni che mi spingerebbero a votare NO sono queste:
- in pratica, conoscendo i polli, le varie componenti politiche di una singola lista il giorno dopo le elezioni si scinderanno nei rispettivi gruppi parlamentari (almeno finchè non cambia la legge sui rimborsi elettorali), quindi potrebbe succedere che chi si è presentato con la lista Viva Paperino, il giorno dopo crei i vari gruppi parlamentari (Pippo, Pluto, Topolino) aggirando così il vincolo di unità;
- all'opposto il rischio che si formino due soli partiti è alto... e da lì al partito unico il passo è breve. Non trovo adeguate risposte alla necessità di rappresentanza politica delle minoranze (fino ad un certo limite).
- le soglie di sbarramento mi sembrano troppo alte. Capisco che un UDEUR a caso non ha senso che abbia rappresentanza politica, essendo espressione solamente di se stesso, ma un 4% sono comunque 1.600.000 persone circa... sono tante!

Riassunto

Non ho parlato del ballottaggio per la Provincia: beh, c'è poco da dire... tra i due rimasti sicuramente Saitta.
Referendum: 1 e 2 moderatamente per il SI (ma proprio poco poco... sono molto combattuto); 3 sicuramente SI.
Comunque aspetto vostri contributi...

5 commenti:

  1. Ciao,
    personalmente sono orientato a NON votare per i primi due ed a votare SI' per il terzo. La ragione del non voto è che ritengo che questi referendum, forse partendo da buone intenzioni, lascerebbero una situazione peggiore di quella attuale (e se "qualcuno" fosse tentato di andare subito alle elezioni, lasciando fuori la lega e si trovasse poi ad avere la maggioranza assoluta in parlamento...?). Nel merito condivido le tue considerazioni che però mi orienterebbero più verso il NO che verso il SI. Peccato che manche proprio il quesito più importante, cioè quello sulle preferenze :-(

    Pier Carlo

    RispondiElimina
  2. Caro Faber, le ragioni lunghe per il non voto ed anche qualche proposta di uscita dal tunnel le ho scritte qui: http://pdobama.ning.com/xn/detail/2003916:Comment:148305

    Sul piano delle ragioni di rischio contingente, aggiungi la fattispecie non astratta di componenti fuori lista ma parte della maggioranza, la quale in questo modo si troverebbe in parlamento ad avvicinarsi ai due terzi buoni per modificare la costituzione...

    Valerio Russo

    RispondiElimina
  3. ciao
    voterò SI ai tre quesiti anche per fare un dispetto allo psico-pedo-papi, ai suoi servi ed ai leghisti-razzisti-clerical-fascisti
    ago

    RispondiElimina
  4. Che dire? dato che stiamo ancora leccandoci le ferite, non mi sono posta per ora il problema referendum. Quello che mi fa incazzare di più è che qualsiasi decisione si prenda si è in una bruttissima compagnia: non ci sono problemi per il terzo, è SI punto. Per gli altri due, che erano nati con intenzioni dignitose, non so proprio che fare in questo paese di m....Ho paura ad abrogare una legge schifosa perchè non ci sono limiti a quello che può capitare.
    Oggi tenderei a non prendere le schede per far mancare il quorum, domani chissà....

    RispondiElimina
  5. Ti comprendo, anch’io sono combattuto .… in fin dei conti potersi presentare in tutti i collegi è un fatto di libertà… beh, ci penso su. Ciao.Carlo

    RispondiElimina

Articoli correlati

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...