giovedì 17 aprile 2014

Una speciale pedicure: seconda tappa (e le prossime)

Mercoledi 9 aprile a Borgaretto si è svolta una serata informativa sui risultati del campionamento di metalli pesanti sulle unghie dei bambini che vivono nei dintorni dell'inceneritore.

Queste le prossime tappe dello studio:
- tagliare le unghie dei piedi ai bambini il 25 di aprile (e buttarle via). Ricordarsi di non usare smalto sulle unghie da lì in avanti.
- appuntamento il 27 maggio alla cascina Roccafranca dopo l'orario scolastico (dalle 16,30 alle 18,30) per campionare le unghie ricresciute. 

Pubblico il resoconto della serata curato da un attivista del Coordinamento Rifiuti Zero Torino (con annessi ringraziamenti a Luisa Memore sia per il lavoro che per la diffusione delle informazioni!).

A Borgaretto il Dott. Marco Calgaro di ISDE (Associazione Dottori per l'Ambiente) Novara ha incontrato i genitori dei bimbi le cui unghie sono state tagliate nella scorsa primavera e sottoposte ad analisi per la ricerca di metalli pesanti.
E' stata una serata molto interessante nella quale, oltre ad un approfondimento sui metodi utilizzati ed all'esposizione di alcuni risultati, i genitori presenti hanno potuto fare domande ai nostri esperti nel dibattito che si è svolto dopo una presentazione dello studio.
Per prima cosa sono stati presentati i principali protagonisti di questa importante iniziativa, oltre al Dott. Calgaro, la Dott.ssa Luisa Memore che, come presidente di ISDE Torino, ha coordinato tutti i prelievi, il Dott. Bonapace (ISDE Verbania) ed il Dott. Pagliani dell'Istituto Mario Negri Sud di Chieti (una costola dell'Istituto Mario Negri di Milano del Prof. Garattini).
Proprio in questo istituto sono state condotte le analisi con il metodo della spettroscopia di massa indotta da plasma (uno dei più adatti per lo scopo che ci siamo prefissi). 
A causa di una ristrutturazione dell'Istituto e della necessità di mettere a punto le metodiche i risultati di questa prima tornata di analisi hanno tardato parecchio ma ci aspettiamo che in futuro i tempi diminuiscano significativamente.
Il Dott. Calgaro ha spiegato la filosofia di questo studio. The Lancet, una delle più autorevoli riviste scientifiche, proprio di recente ha lanciato un allarme che dovrà essere ascoltato sia dalla comunità scientifica che dalla classe politica: STIAMO PERDENDO LA LOTTA CONTRO IL CANCRO perché nonostante le nostre aspettative i malati aumentano.
Troppo spesso si è confusa la diagnosi precoce delle malattie con la prevenzione, il PAP test per esempio non è prevenzione perché al massimo può essere utile per iniziare delle cure in anticipo, non ad evitare la malattia, l'eliminazione di fattori ormai scientificamente correlati con il cancro (come le micropolveri o certi metalli pesanti in atmosfera) invece può ridurre il numero di persone che si ammalano.
Il nostro studio affronta il tema della prevenzione prima che le persone contraggano una malattia, contrariamente agli studi epidemiologici classici che rilevano invece i danni già causati da impianti o incidenti.
Data l'originalità del lavoro scientifico che stiamo portando avanti un problema riscontrato è stato quello di confrontare i valori che troveremo di concentrazione dei metalli con altri che siano stati riscontrati in studi analoghi al nostro. Per questo motivo abbiamo cercato delle aree che potessero essere paragonate a quella che sta intorno all'inceneritore del Gerbido, sono state individuate in Francia a Le Havre, in Svezia ed in Polonia, da un primo confronto sembra che non ci siano grosse differenze (forse un po' più inquinata risulta la zona di Katowice in Polonia). C'è da dire che siamo i primi a protrarre per più anni questa ricerca, negli altri casi europei citati si è trattato di un monitoraggio molto ridotto nel tempo.
Ovviamente queste prime analisi rappresentano il cosiddetto bianco, la fotografia della situazione PRIMA DELL'AVVIO DELL'INCENERITORE. Per motivi soprattutto psicologici non verranno divulgati i risultati precisi delle analisi fino alla fine dello studio, per il momento possiamo dire che non ci sono state grosse sorprese e che inizieremo i prossimi prelievi già nel mese di maggio.
Una cosa molto importante è che finalmente abbiamo un'idea precisa del costo di questo fondamentale progetto si tratta di 7 euro (più IVA) per ogni singola analisi, considerando che i soggetti sono 272 (un numero che qualifica moltissimo la nostra ricerca) e che i metalli ricercati saranno 6-8, il costo complessivo si aggirerà sui 10.000 euro per ogni lotto. E' una cifra enorme per dei volontari come noi ma una cifra che siamo stati capaci di raccogliere lo scorso anno. Altrettanto dovremo fare almeno altre due volte per avere dei risultati che siano inattaccabili dal punto di vista scientifico.

Coordinamento No Inceneritore Rifiuti Zero Torino

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