martedì 27 agosto 2013

No controlli, no emissioni

Se non fosse una vicenda dannatamente seria ci sarebbe da farci su una pubblicità con George Clooney.
Invece...
Il 12 agosto l'inceneritore si è di nuovo fermato per un guasto. Il quarto in quattro mesi.
Trattandosi di un impianto in fase di rodaggio, per quanto nuovo di zecca (o forse proprio per questo), è abbastanza normale che ci siano degli stop and go.
Dato però che questo impianto è in grado di buttare in aria pericolose quantità di inquinanti, sarebbe il caso di avere almeno la certezza che durante questi guasti non ci sono stati pericolosi sforamenti di diossine, PCB, monossidi vari, ecc... Oppure, se ci sono stati, che ci venisse detto chiaramente.
E qui cala la nebbia.
Sentite cosa dice il Direttore Generale di TRM, ing. Pergetti, sulla Stampa
«A scanso di equivoci - precisa Pergetti con riferimento all’allarme sui siti «No inceneritore»-, parlare di diossina è un nonsenso, per una ragione molto semplice: non esistono strumenti in grado di monitorarla in continuo. Ci basiamo su campionature, tramite filtri smontati e analizzati una volta al mese. Dato che l’attività dell’impianto è agli inizi, non abbiamo ancora smontato le cartucce».
No controlli, no emissioni!

Peccato invece che le emissioni ci siano state, eccome, in occasione del fermo impianto dell'11 luglio scorso.
Secondo quanto riportato dal Quotidiano Piemontese,
«...la relazione tecnica di TRM, come si legge sul sito del Coordinamento Ambientalista Rifiuti Piemonte,  spiega che si è trattato invece di importanti emissioni di polveri dal camino fin dal giorno 10 (luglio, ndr), che non possono essere compiutamente rilevate  perchè fuori scala dato che i grafici indicano massimo 200 mg di polveri per metro cubo di fumi, quando il limite sarebbe 10. Dai dati dell’ARPA Piemonte i superamenti hanno interessato seppure in modo sporadico anche altri parametri, quali il Monossido di carbonio, Monossido di Azoto e del Biossido di Azoto. Secondo  Arpa in relazione ai valori in emissione e alla condotta di TRM nella gestione dell’evento di anomalia, sono stati ravvisati degli elementi in violazione delle prescrizioni stabilite dall’autorizzazione, in relazione ai quali è stata prodotta comunicazione alla Procura della Repubblica.»
Emissioni fuori scala, condotta di TRM in violazione delle prescrizioni.
Tanto è vero che Arpa e Provincia di Torino hanno prodotto comunicazione alla Procura della Repubblica per inquinamento ambientale.
«Nessun danno ambientale - rassicura Paolo Foietta, presidente Ato rifiuti -.»
Secondo l'Arpa non è così. Vedremo cosa dirà la Procura.

In attesa di saperne qualcosa di più, personalmente, trovo molto poco rassicuranti certe prese di posizione da parte di alcuni soggetti "interessati": di fronte ad un problema di questo genere e di questa portata sarei paradossalmente più tranquillo nel sentirmi dire "è vero, ci sono state emissioni importanti però abbiamo subito fermato l'impianto per cercare di trovare la soluzione". 
Invece mi sento dire che "non abbiamo fatto ancora i controlli, quindi non abbiamo riscontrato emissioni" (però l'impianto l'hanno fermato... e allora qualcosa non torna).

E il Comitato Locale di Controllo
Carlo Proietti, consigliere comunale di Grugliasco nonchè medico del lavoro, assiduo frequentatore delle sedute del CLdC, ci racconta che Erica Faienza, presidente del Comitato stesso, disse qualche tempo fa:
"i dati ambientali non devono essere valutati da Chicchessia, perché magari Chicchessia è anche competente, ma non è il soggetto preposto all'interpretazione dei dati".
C'è poco da stare allegri.

3 commenti:

  1. Risposte
    1. Va detto che, almeno per il momento, Arpa sta facendo il suo lavoro con correttezza e indipendenza. Così almeno pare.

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  2. Logica stringentissima che fa il paio con quella, molto in voga di questi tempi, che proclama perseguitato l'evasore fiscale, essendo ovviamente la colpa da addossarsi a chi lo scopre e lo condanna. Dunque se togliessimo controlli, giudici, vigili, autorità e via discorrendo vivremmo in un mondo perfetto senza crimine ne violazione di sorta, una specie di Paradiso Terrestre... Come non averci pensato prima? Comunque basta farsi un giro al mattino su via Gaidano oltre il Gerbido (come è capitato a me andando a fare il gas l'altro giorno) per dedurre dal colore dei fumi che i casi sono tre: 1) le cartucce sono così sature che non filtrano più un belino ma tanto finché non vengono smontate l'aria è pulitissima e quindi tutto OK, 2) le cartucce sono quelle della imminente stagione venatoria il cui scopo è notoriamente diverso da quello di ripulire gli inquinanti, 3) le cartucce son quelle dell'inchiostro che usavamo nelle stilo di scolastica memoria per cui i fumi vengono colorati ma in realtà sono del tutto innocui!. A voi l'ardua scelta della risposta giusta. La sintesi finale è ben riassunta dal colorito commento in piemontese che precede questo mio

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