giovedì 6 giugno 2013

S.Po.T.T. - Il biomonitoraggio sanitario ufficiale (e qualche dubbio)

Inceneritore: è finalmente partita anche la sorveglianza sanitaria ufficiale.
Un team di istituzioni pubbliche riunite in un Gruppo  di Lavoro composto da ASL TO3, ASL TO1 Arpa Piemonte, e Istituto Superiore di Sanità, coordinato dalla  Dr.ssa Antonella Bena del Servizio di Epidemiologia dell’ASL TO3 di Collegno-Pinerolo ha dato vita a S.Po.T.T., acronimo di "Sorveglianza sulla salute della Popolazione nei pressi del Termovalorizzatore di Torino".
Un programma importante che nell'accordo di programma per la realizzazione dell'inceneritore era a carico di TRM, l'azienda che ha progettato, costruito e ora gestisce l'impianto.
Importante anche per il costo: oltre 2 milioni di euro. A carico di TRM, dicevamo. Più o meno. Perchè ora che TRM è privata non vuole più accollarsi tutta la cifra (che, va detto, pare quasi raddoppiata dalla previsione iniziale) e le istituzioni le corrono incontro devolvendole i soldi delle compensazioni. Ma questa è un'altra storia.
La complessità delle analisi e la quantità dei campioni da analizzare impongono la restituzione della totalità dei risultati lungo un arco di tempo di un anno secondo un cronoprogramma definito:
- entro poche settimane dal prelievo per quanto riguarda i comuni parametri di laboratorio, funzionalità endocrina e respiratoria, il punteggio del rischio cardiovascolare;
- dopo alcuni mesi gli esami tossicologici dei metalli;
- dopo circa un anno quelli di idrocarburi policiclici aromatici, diossine, policlorobifenili (i famigerati PCB).
Sul sito http://www.dors.it/el_spott.php, secondo il comunicato stampa ufficiale, saranno pubblicati tutti i risultati in forma aggregata.

Tutto bene allora?
Voglio credere nella serietà delle istituzioni coinvolte, ma siccome "accà nisciuno è ffesso!", mi sono guardato un pò intorno alla ricerca di fonti alternative e altrettanto qualificate.
E mi imbatto sul sito di Carlo Proietti, medico del lavoro che tra l'altro conosco di persona, che mi racconta un'altra storia...
Rimando al suo sito per meglio approfondire la questione, ma qui riassumo il concetto: S.Po.T.T. non sarà in grado di dimostrare aumenti di diossine e PCB inferiori al 20%.
Che significa? Che se diossine e PCB, in tre anni, aumenteranno di meno del 20%, lo studio risulterà negativo e la risposta ufficiale sarà: "Non è stato riscontrato alcun aumento".
Quindi noi cittadini pagheremo più di 2 milioni di euro (tramite bolletta Rifiuti) per sentirci dire che "va tutto bene". 
Non potevano almeno risparmiarci la spesa?

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