giovedì 13 giugno 2013

Insostenibile immobilità

Sulla prima bici mancano, nell'ordine: sellino, pedali, freni.
Mi sono imbattuto in una postazione del vecchio bike sharing della Circoscrizione 2 e non ho potuto fare a meno di pormi qualche domanda.
Quando era stato avviato il progetto di bici condivise in C2, si trattava forse del primo esperimento a livello cittadino, perciò non è uno scandalo se ora queste biciclette non si possono integrare con il ToBike, che è un sistema completamente diverso.
Quello che trovo più scandaloso, se è possibile usare questo termine, è lo stato di abbandono in cui versano le biciclette condivise locali, visto che, come dimostra la fotografia, ad uno sguardo sommario risultano piuttosto malconce.
Si parla tanto mobilità sostenibile... ma qui mi sembra che siamo di fronte ad un caso di immobilità insostenibile!!! 
Da quanto tempo queste bici giacciono in questo stato? Quali sono i dati di utilizzo? Con l'arrivo, prossimo, del ToBike, dobbiamo proprio buttarle via o possiamo fare in modo che vengano utilizzate?
Per esempio: non le si può spostare all'interno del cortile di una scuola e metterle a disposizione dei genitori che devono andare a lavorare dopo aver accompagnato i figli a scuola a piedi?

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