martedì 23 agosto 2011

Una alternativa all'inceneritore

"Si, ma da qualche parte, per il momento, i rifiuti indifferenziati bisogna metterli. Le discariche sono chiuse e allora cosa facciamo, ce li mettiamo in tasca?"

Questa è l'affermazione che più di tutte viene utilizzata per giustificare l'inceneritore. Affermazione in parte anche corretta: è vero che ci sono troppi rifiuti; è vero che la via della discarica non è più praticabile
Ma possibile che si debba per forza trovare una soluzione peggiore del problema? Possibile che non ci sia una soluzione più intelligente dell'incenerimento per "far fuori" la parte indifferenziata?


La risposta è si, certo che ci sono soluzioni migliori, eccome.

Andare dal parrucchiere è sempre un'esperienza coinvolgente: si parla di tutto, dal calcio alla politica passando per il cinema. Ma ci sono alcuni parrucchieri che vanno oltre e hanno anche passione civile e interesse per il territorio.
Così, in un caldo pomeriggio di metà agosto, vado da uno di questi parrucchieri a Mirafiori e di cosa si parla tra l'altro? Proprio di trattamento dei rifiuti indifferenziati! Mi dice: "vai su google e digita <<arrow bio>>, scoprirai un mondo!"
E io cosa faccio quando torno a casa? Vado su google, digito quelle due parole e mi si apre il mondo del trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati. 
Invito tutti a farlo. Per i più pigri ecco il link diretto al sito della ditta che commercializza questo processo.

Di cosa si tratta, in sintesi (tratto dal sito Stern Italia).
Il concetto del processo ArrowBio, é l'utilizzo dell'acqua per il trattamento dei rifiuti: quest'idea, scaturita dall'esperienza pregressa dell'azienda nel campo del trattamento delle acque reflue, trasforma un elemento problematico per tutti gli altri sistemi di trattamento, l'umiditá dei rifiuti, in un elemento utile per l'impianto.
I vantaggi piú evidenti derivanti dall'utilizzo dell'acqua:
  • separazione piú efficace grazie alla quale é possibile raggiungere percentuali di materiale recuperato piú alte e compost molto più pulito (con meno contaminanti) rispetto agli altri processi.
  • meno polveri e cattivi odori.
  • possibilitá di usare, per la digestione anaerobica, un reattore del tipo UASB, molto piú efficace rispetto a quelli adottati negli altri sistemi di trattamento anaerobico dei rifiuti studiati per trattare materiale organico molto piú denso rispetto alla soluzione organica acquosa trattata dall'impianto ArrowBio, che consente di produrre piú biogas (con elevato contenuto di metano).
Inoltre visto che i rifiuti hanno un alto contenuto di umiditá, a parte il rifornimento d'acqua ad inizio operativitá impianto, il sistema non ha piú bisogno di prelevare acqua dall'esterno.

Capito la genialata? Anzichè bruciare i rifiuti, per poi respirarceli sotto forma di diossina, li facciamo sguazzare in piscina! In un'acqua che si creano loro stessi!!!
Sempre secondo il sito di Stern Italia, questi sono i vantaggi del sistema.
  • L'impianto ArrowBio tratta rifiuti solidi urbani indifferenziati ed é in grado di recuperare l'80-90% dei materiali riciclabili
    • il 95% dei metalli ferrosi
    • l'85% dei metalli non ferrosi
    • l'85% della plastica (HDPE, PET)
    • il 90% del vetro
    Quindi con il processo ArrowBio si puó riciclare senza bisogno della raccolta differenziata!
  • Produzione di Biogas (energia verde) utilizzabile per produrre energia elettrica o come carburante per il trasporto pubblico al posto dei carburanti fossili che sono molto piú inquinanti.
  • Produzione di fertilizzante stabilizzato e pulito.
  • Produzione di acqua
  • Nessun cattivo odore o inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo.
  • Residuo soltanto del 20% circa ed é inerte.
  • Costi inferiori rispetto agli altri metodi di trattamento dei rifiuti.

E dove sono già in funzione questi impianti? A Tel Aviv e Sidney (due città decisamente competitive con Torino, in quanto a numero di abitanti e produzione di rifiuti). Altri impianti stanno per essere attivati in Messico e Scozia.

Aggiungo solo più che se io fossi un amministratore pubblico alzerei subito la cornetta e chiederei maggiori informazioni su questo processo. 
Basta poco, basta digitare due parole su google. O andare dal parrucchiere giusto!!

8 commenti:

  1. non vado dal parrucchiere da molto ma mi è piaciuta molto l'idea!

    RispondiElimina
  2. proviamo a suggerirlo all'AMIAT????

    RispondiElimina
  3. Intanto la ciminiera de Gerbido diventa sempre più alta...

    RispondiElimina
  4. Bella segnalazione, da approfondire. I due impianti realizzati fino ad ora smaltiscono molte meno tonnellate di quelle che dovrebbe smaltire l'inceneritore (400'000 t/a circa). Magari non vuol dire nulla, ma giusto per inquadrare un pezzo del problema.

    RispondiElimina
  5. Concordo sulla necessità di approfondire. Secondo questo articolo http://www.rilegno.org/_vti_g2_focusArt_aspx_idA_8-rpstry_16_.sphtml i rifiuti che produce Torino ogni anno sono pari a 370.000 tonnellate.
    A monte della differenziata.
    Se pensiamo di avere una raccolta differenziata pari al 40% il conto è presto fatto: 222.000 tonnellate. Diciamo anche 250.000 tonnellate (perchè i dati citati in quell'articolo erano riferiti al 2005).
    Se ne deduce che 400.000 tonnellate/anno è un numero spiegabile solo con la necessità di far "rendere" economicamente l'inceneritore.
    Pare anche che questi impianti a freddo costino circa un sesto di un inceneritore... allora si potrebbe addirittura pensare di costruirne 3 della capienza di 80.000 tonnellate ciascuno, distribuiti sul territorio (quindi con minor impatto ambientale indotto - camion su tutto), per smaltire la stessa quantità di rifiuti indifferenziati. Avremmo ancora un risparmio di circa il 50% di soldi pubblici, un'aria più pulita e gli stessi "vantaggi" che garantisce l'inceneritore (il teleriscaldamento). Come si diceva: non vale la pena approfondire?

    RispondiElimina
  6. Sempre consapevole di non saperne abbastanza sui sistemi di abbattimento... 370000 tonnellate sono la quantità di rifiuti prodotta da Torino non dal territorio che manderà i rifiuti all'inceneritore. Le quantità di rifiuti sono scritte nel Piano Provinciale di Gestione dei rifiuti che è in fase di revisione. Un po' di documenti si trovano alla pagina http://www.provincia.torino.it/ambiente/rifiuti/programmazione/ppgr2010. Purtroppo non trovo il link di uno stuido sulle diverse tipologie di impianti di trattamento rifiuti che fu organizzato due anni fa sempre presso la provincia. Spero di avere il tempo di approfondire e la capacità di capire.

    RispondiElimina
  7. "Sempre consapevole di non saperne abbastanza sui sistemi di abbattimento..." anch'io :-)
    Grazie Luca per i preziosi spunti e link.

    RispondiElimina
  8. sempre per avere qualche info in più...
    http://www.sistemapiemonte.it/webruc/raccoltaRifiutiReportAction.do?btnAggiorna=aggiorna
    rifiuti indifferenziati Provincia di Torino anno 2009: 568.213 tonnellate

    RispondiElimina

Articoli correlati

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...