mercoledì 17 novembre 2010

L’italiano medio è Berlusconi, solo più povero

Come molte persone fra quelle che frequentano i quotidiani, mi piace leggere il Buongiorno di Massimo Gramellini, sulla prima pagina de La Stampa. Qualche volta mi fa ridere (magari a denti stretti, per non piangere...), qualche altra non mi piace molto o non mi convince del tutto o in parte ma, solitamente, è un'occasione utile per riflettere.

È certamente il caso di oggi, 17 novembre 2010, nel pezzo dal titolo "Ex destra, ex sinistra". Pur non condividendo interamente ed in ogni aspetto questo
Buongiorno, lo trovo assolutamente perfetto nel descrivere ciò che penso quando Gramellini scrive:
L’ex sinistra continua a raccontarsi la favola che l’italiano medio sia vittima di Berlusconi, mentre l’italiano medio è Berlusconi, solo più povero. Così si ritorna al punto di partenza: la società non cambia se vince un leader o un altro. Cambia se cambiano gli individui.
Il che, ovviamente, nulla toglie alle colpe dell'attuale Presidente del Consiglio (a scanso di equivoci: la maiuscola vuole solo essere una forma di rispetto nei confronti dell'istituzione che rappresenta) ma vorrebbe allargare la prospettiva sui problemi.

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