lunedì 20 aprile 2009

La Gomorra d'Abruzzo

Tratto da www.voglioscendere.it
Da qualche anno è uscito un libricino, perlopiù giallo e nero, che parla di camorra. Il suo autore è un giovane che da quel giorno vive sotto scorta, perchè "lui sa, e ha le prove".
Aprendo quel libro a pagina 236, nel capitolo «Cemento armato», il giovane scrittore butta lì:
«Tutto nasce dal cemento, non esiste impero economico nel mezzogiorno che non veda il passaggio nelle costruzioni: appalti, cave, cemento, inerti, mattoni, impalcature, operai… So come è stata costruita mezza Italia. E più di mezza. Conosco le mani, le dita, i progetti. La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli. Quartieri, parchi e ville. A Castelvolturno nessuno dimentica le file dei camion che depredavano il Volturno della sua sabbia… attraversavano le terre costeggiate da contadini che mai avevano visto questi mammut di ferro e gomma… Ora quella sabbia è nelle pareti dei condomini abruzzesi…»
Quel giovane scrittore si chiama Roberto Saviano. E il suo romanzo «Gomorra». Lo celebrano tutti. Purché, beninteso, nessuno lo legga.

Tratto da me medesimo ;-)
Come sempre i problemi hanno molte sfaccettature, il più delle volte oscure a noi comuni mortali... quella famosa "complessità" che una buona parte della nostra classe dirigente tenta in tutti i modi di "semplificare", perchè è più facile da pilotar... ops scusate volevo dire da "gestire".
Un esempio?
"un costruttore che in zona sismica risparmi su ferro e cemento è inimmaginabile, dovrebbe essere un pazzo e un delinquente".

Dunque inutile fare inchieste sulle case crollate perché
«penso che possano stabilire che non ci sono responsabilità»

Indovinate un pò chi ha detto queste frasi? Bravi, avete indovinato! Lui... il nostro amato premier!

Per avere qualche elemento in più di quella complessità che citavo prima, lascio alcune osservazioni da tecnico comunale che si occupa di lavori pubblici (attenzione, pubblici, ma su questi temi le leggi ci sono per tutti, non solo per i lavori pubblici).

Il cemento è una miscela di acqua, sabbia e un legante (solitamente una polvere di cemento o una calce o qualcosa che leghi forte acqua e sabbia): il problema sta nelle percentuali di composizione della miscela.
Nella fase di progetto, di solito, si stabiliscono le caratteristiche che dovrà avere questa miscela e a quale utilizzo sarà destinata, specificando una serie di sigle identifica sia la miscela che il tipo di cemento che verrà fuori (più fine o più grossolano), la resistenza che avrà al taglio, ecc... In zone sismiche ci sono ovviamente delle prescrizioni ben precise e stringenti.
Sempre nella fase di progetto si stabiliscono anche la dimensione e il tipo di ferro che starà in mezzo a quel cemento, i famosi ferri d'armatura senza i quali il cemento è comunque "fragile" (perchè non è armato).
In commercio non esistono nemmeno più, ma nelle case abruzzesi crollate sono stati trovati i tondini di ferro lisci, senza quelle piccole protuberanze che garantiscono la tenuta allo sfilamento del cemento.
Mi spiegava un collega ingegnere strutturista che l'azione del sale sul ferro è importante, lo corrode, ma il contributo al crollo è minore rispetto quello che danno i tondini di ferro lisci. L'azione combinata delle due cose (corrosione e ferro liscio) ha fatto sì che quelle case venissero giù come castelli di sabbia.
"un costruttore che in zona sismica risparmi su ferro e cemento è inimmaginabile, dovrebbe essere un pazzo e un delinquente"... "non ci sono responsabilità"

Poi si passa alla realizzazione dell'opera. E qui entra in scena la figura del Direttore lavori, cioè colui che ha la responsabilità di controllare che quanto scritto in progetto corrisponda a quanto realizzato.
Chiaro che se il direttore lavori fa parte del clan dei casalesi non controllerà nulla, soprattutto se la miscela di cemento o i ferri di armatura glieli hanno forniti delle imprese controllate dal clan dei casalesi stessi.
Credo che questo volesse dire Saviano a pagina 236 di Gomorra, e ben prima che succedesse la tragedia abruzzese: ci sono eccome delle responsabilità, e vanno accertate fino in fondo. Chi non le vuole accertare ha qualcosa da nascondere.
"non ci sono responsabilità"

Questo, secondo me, è uccidere due volte quelle povere persone, non il farci sopra una vignetta.


PS: Impregilo è un nome che ritorna in tutte le tragedie d'Italia, secondo me porta sfiga, ma, stando a quanto ho letto in giro, non ha costruito direttamente la struttura dell'ospedale ma è subentrata successivamente.

Nessun commento:

Posta un commento

Articoli correlati

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...