martedì 17 marzo 2009

Proposte per affrontare la crisi

Qualche segnale di risveglio dal PD nazionale. Era ora!
Siamo in un periodo di crisi nera e concreta, ma il governo fa finta di non accorgersene. Persino la Confindustria, pur con tutto il rispetto del caso, sta facendo notare che bisogna agire.
Dal canto suo si muove anche il PD nazionale. Questa è l'ultima proposta lanciata da Franceschini durante un incontro con le associazioni di volontariato che si occupano delle persone meno abbienti: un contributo straordinario "una tantum", pari a due punti Irpef sui redditi superiori ai 120.000 euro per venire in aiuto delle persone maggiormente in difficoltà con la crisi economica. Questo contributo toccherà i redditi dei parlamentari e finanzierà circa 500 milioni per far fronte alla crisi.
Il contributo di 2 punti Irpef toccherebbe circa 200 mila contribuenti, particolarmente benestanti e sarebbe valido solo per il 2009. A beneficiarne, in prima persona, sarebbero i comuni e le associazioni di volontariato che utilizzerebbero i 500 milioni a loro disposizione per contrastare la povertà estrema. "Andrebbe - ha dichiarato Franceschini - rifinanziato il sostegno al Terzo settore previsto dalla legge quadro 328, nonché il Fondo sociale per i comuni che il governo ha tagliato di 300 milioni''.
La nostra proposta è "una risposta parziale, in attesa di una riforma strutturale. Ma non possiamo dire alla gente 'in attesa delle riforme cavatevela da soli' ".
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Altri 400 milioni di euro potremmo risparmiarli facilmente e destinarli al sostegno di chi è in difficoltà. Sapete come?
Accorpando in un unico giorno le elezioni europee, amministrative ed il referendum sull'abolizione della riforma elettorale di Calderoli, la porcata.
Sarebbe semplice buon senso, a maggior ragione con la crisi in atto. Ma il governo non ne vuole sapere (forse perchè la legge elettorale sarebbe bocciata? -domanda di pura retorica-) e così ci carica sul groppone altri 4 centoni. Potremmo chiamarla "tassa Calderoli".
Anche su questo il PD nazionale si è mosso (e meno male), chiedendo al governo l'accorpamento delle votazioni. La proposta è di inviare una cartolina al presidente del consiglio nella quale gli si chiede di destinare i risparmi alle forze dell'ordine, per comprare la benzina alle volanti, pagare gli straordinari, ecc...
Personalmente non sono d'accordo sulla destinazione delle economie, ma concordo pienamente con il principio!

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