Un paio di riflessioni che ritengo molto interessanti.
La prima è sulla crisi economica. E' il discorso di mons. Tettamanzi ha tenuto il 15 gennaio 2009 a Varese nel primo incontro con gli amministratori locali della diocesi di Milano. Ringrazio Luigi per avermela inviata: sono le stesse cose che penso anche io, ma mons. Tettamanzi le sa esprimere bene, molto meglio di me! ;-)
Ne riporto un passaggio che ritengo molto significativo:
Qui trovate il discorso di mons. Tettamanzi
Inizia così:
Qui trovate l'articolo completo.
La prima è sulla crisi economica. E' il discorso di mons. Tettamanzi ha tenuto il 15 gennaio 2009 a Varese nel primo incontro con gli amministratori locali della diocesi di Milano. Ringrazio Luigi per avermela inviata: sono le stesse cose che penso anche io, ma mons. Tettamanzi le sa esprimere bene, molto meglio di me! ;-)
Ne riporto un passaggio che ritengo molto significativo:
In queste ultime settimane sempre più spesso si è insistito da molte parti e con grande enfasi sulla necessità di sostenere il più possibile i consumi. Certo le esigenze della moderna economia vanno in questo senso: se non si produce, se non si vende, se non si consuma, l'economia ristagna Ma anche qui ritorna il tema della giusta misura: non ci sono forse troppi bisogni inutili, indotti da una pubblicità più che ingannevole?
Qui trovate il discorso di mons. Tettamanzi
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La seconda riflessione riguarda il federalismo fiscale in fase di approvazione. Vi invito a leggere l'articolo di Massimo Bordignon, professore straordinario di Scienza delle finanze presso l'Università Cattolica di Milano, pubblicato su Lavoce.infoInizia così:
In un immaginario dialogo, un discepolo ingenuo pone al suo illuminato Maestro alcune domande all'indomani dell'approvazione in Italia di una importante legge delega. Si scopre così che il federalismo fiscale è un elettrone, che aspetta di essere osservato. E per questo, il grande sacerdote si rifiuta di dare i numeri. Mentre le vie dell'opposizione sono imperscrutabili come le stelle. Ma la grande riforma risponde perfettamente alle esigenze della comunicazione politica.
Qui trovate l'articolo completo.
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