Non diciamo Kakà...te, per favore

La Repubblica, 20 gennaio 2009: Kakà resta al Milan: "I soldi non sono tutto".

Bravo, vuoi anche l'applauso?

Uno che guadagna 6.000.000,00 di euro all'anno (1) di ingaggio (esclusi gli sponsor) - no, dico, 6 MILIONI di euro all'anno - dice che i soldi non sono tutto. BELLO SFORZO!
L'annuncio di Berlusconi ha sciolto i cuori di tutti noi italiani alle prese con la crisi economica.
L'operaio metalmeccanico di secondo livello che guadagna 16.900,00 euro lordi all'anno (2), vale a dire lo 0,281% di quello che guadagna Kakà, adesso è più sollevato: se il fuoriclasse del Milan rinuncia ad un guadagno più alto per restare fedele alla sua maglia, allora anche lui si sacrificherà più volentieri. E andrà subito a comprare due o tre televisori al plasma e un paio di automobili nuove. Così, per far girare l'economia e far passare la crisi.
A maggior ragione se a parlare in nome e per conto del giocatore è un altro multimiliardario che si è fatto leggi su misura una dietro l'altra che - per puro caso, sia chiaro- l'hanno fatto guadagnare ancora di più: scudi fiscali per il rientro dei capitali dall'estero, depenalizzazione del falso in bilancio da cui, guarda caso, ci hanno guadagnato le sue aziende, riforma dell'assetto radiotelevisivo che ha aumentato del 50% le entrate pubblicitarie delle sue aziende, la truffa degli aiuti di Stato al digitale terrestre (apparecchi venduti da suo fratello) ecc...
E poi, a voler proprio pensare male, ci sono troppe elezioni nei prossimi mesi: regionali in Sardegna, amministrative, europee... i tifosi del Milan sono tanti in tutta Italia... senza Kakà potrebbero votare per qualcun altro!
Che dire... basterebbero un pò più dignità e rispetto per chi è meno fortunato. E non dire certe cose.
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Fonti
(1) calciominutoperminuto.org
(2) Il Sole 24 ore del 18 aprile 2008.