sabato 1 settembre 2012

Parola di Cardinale


E' morto ieri, 31 agosto 2012, il Carlo Maria Martini, vescovo emerito (cioè in pensione) di Milano, nato a Torino 85 anni fa. 
Un uomo sempre attento all'incontro con gli "altri" e al dialogo, senza ipocrisie né pregiudizi, sempre animato dalla voglia di capire e di conoscere.
Ecco, in estrema sintesi, una parte del suo pensiero.

(da Repubblica)

I paesi poveri: cancellare il debito
Occorre dare a ciascuno il suo, e quindi restituire il maltolto. Occorre creare un equilibrio tra i Paesi del mondo che non lasci più posto per gente svantaggiata o impoverita (Milano, febbraio 2001)
Sesso e bioetica: il condom male minore
Non è male che due persone, anche omosessuali, abbiano una stabilità e che lo Stato li favorisca... La sessualità è una forza della natura, ed è dunque una lotta continua, instancabile, contro la morte.
Certamente l'uso del profilattico può costituire in certe situazioni un male minore.
Gli embrioni congelati? Sapendo che se resteranno nei frigoriferi delle cliniche prima o poi moriranno, forse potrebbero essere messi a disposizione delle coppie che vogliono adottare un figlio, e si potrebbe pensare anche di aprire le adozioni alle donne single con il rigore che caratterizza le leggi sulle adozioni (intervista all'Espresso, marzo 2012)
L'eutanasia: la volontà del malato
Non si può mai approvare il gesto di chi induce la morte di altri, in particolare se si tratta di un medico. E tuttavia non me la sentirei di condannare le persone che compiono un simile gesto su richiesta di un ammalato ridotto agli estremi e per puro sentimento di altruismo, come pure quelli che in condizioni fisiche e psichiche disastrose lo chiedono per se...
Il punto delicato è che per stabilire se un intervento medico è appropriato non ci si può richiamare a una regola generale quasi matematica, da cui dedurre il comportamento adeguato, ma occorre un attento discernimento che consideri le condizioni concrete, le circostanze e le intenzioni dei soggetti coinvolti. In particolare non può essere trascurata la volontà del malato (Credere e conoscere, con I. Marino, Mondadori 2012)
Niente ortodossia: il confronto con le religioni
Molte volte ho insistito sulla necessità di giungere a superare le tradizioni religiose quando non sono più autentiche. E ho pure affermato, a proposito di imparare a convivere tra diversi -la sfida più urgente della nostra civiltà-, che non dobbiamo tanto insistere sulla ortodossia religiosa delle singole parti, auspicando che ciascuno sia religioso al meglio secondo la sua religione. Personalmente, non sono favorevole al dialogo religioso quando considera le religioni come monoliti (Le tenebre e la luce, Piemme, 2007)
Malati e indigenti: l'attenzione agli ultimi
E' molto importante che un vescovo abbia incontri diretti con i poveri, con i carcerati e altri esclusi. Sentirà la loro sofferenza e ne sarà come contagiato... Tra le accuse rivolte alla Chiesa c'è di essere ricca o bramosa di denaro. La gente si accorge subito se un prete è attaccato ai soldi. Certo non si può dire che nella nostra chiesa ci siamo sempre attenuti con fedeltà al messaggio di Cristo (Il vescovo, Rosenberg & Sellier, 2011)
Contro il liberismo: solidarietà nel lavoro
Nel mondo del lavoro c'è bisogno di scelte di solidarietà per fare fronte a modelli di società non convincenti come il liberismo, che aumenta la povertà e marginalizza le persone meno capaci. Talora emerge una concorrenza deleteria tra gli stessi lavoratori in competizione per mantenere il posto di lavoro (Messaggio per la festa del I maggio 2002).

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