mercoledì 16 marzo 2011

Documento in difesa della scuola pubblica

Il Consiglio di Circolo della D. D. Franca Mazzarello, riunitosi il 15 marzo 2011, ha approvato all'unanimità (e con un applauso liberatorio) il seguente documento.

Documento in difesa della scuola pubblica.
"Libertà vuol dire avere la possibilità di educare i propri figli liberamente, e liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato, dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori" (Silvio Berlusconi, 26 febbraio 2011)

Con queste parole il presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana, Silvio Berlusconi, ha portato l’ennesimo attacco verbale alla scuola pubblica.

Il Consiglio di Circolo della Direzione Didattica “Franca Mazzarello” di Torino, riunito in seduta ordinaria il 15 marzo 2011:
- esprime il proprio sdegno e la propria condanna nei confronti di queste parole, che si reputano offensive della dignità e dell’intelligenza di insegnanti, genitori e alunni;
- esprime la propria solidarietà al corpo docente pubblico, riconoscendolo quale tassello  fondamentale nel processo di educazione delle generazioni future e portatore di valori sani come il rispetto delle Istituzioni, delle regole, della democrazia;
- nella propria componente genitori ribadisce che i valori che si vogliono trasmettere ai propri figli sono pienamente in linea con i valori che insegnano (e non inculcano) gli insegnanti con il loro quotidiano lavoro, valori che sono scritti nella Costituzione italiana;
- ricorda che la “libertà” può essere garantita solo da una Istituzione “di tutti”;
- pone al centro dell’attenzione il costante e progressivo smantellamento del sistema di istruzione pubblica, portato avanti anche dall’attuale Governo con tagli pesantissimi al personale e ai finanziamenti;
- invita il Ministro della Pubblica Istruzione a prendere una posizione chiara in difesa dell’Istituzione da lei servita (Ministro deriva dal latino Ministrum, “Servo”);
- invita tutte le forze politiche a considerare la Scuola pubblica come pilastro fondamentale della libertà e della democrazia italiana, e sulla base di questo a non trattarla solo come bacino di voti in campagna elettorale ma a portare avanti serie politiche che mettano al centro i nostri figli e non soltanto i vincoli di bilancio.

“Abbiamo fatto l’Italia, adesso bisogna fare gli italiani”. Massimo D’Azeglio
A questo, a fare gli italiani, serve la scuola pubblica.

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