tag:blogger.com,1999:blog-5079328003784734646.post8515693256984874812..comments2013-12-11T09:04:30.245+01:00Comments on Mille idee per un blog: Maestro unico e tempo pienoAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/03909973064709371962noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-5079328003784734646.post-29181464668890844842008-09-30T16:02:00.000+02:002008-09-30T16:02:00.000+02:00Ti segnalo. Luca.Discorso di Piero Calamandrei in ...Ti segnalo. Luca.<BR/><BR/>Discorso di Piero Calamandrei in difesa della Scuola nazionale<BR/>Mercoledì 17 Settembre 2008 23:51<BR/>Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve<BR/>sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve<BR/>riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere<BR/>una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della<BR/>scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola<BR/>di partito. Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si<BR/>può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato.<BR/>Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate,<BR/>quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato<BR/>sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola<BR/>privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte<BR/>le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di<BR/>partito. Ma c'è un'altra forma per arrivare a trasformare la scuola di<BR/>Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo,<BR/>indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre,<BR/>ma che sono pericolosissime... Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che<BR/>ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però<BR/>formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in<BR/>sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in<BR/>alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata<BR/>dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per<BR/>trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le<BR/>scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa<BR/>resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è<BR/>stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta<BR/>un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole<BR/>pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e<BR/>comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le<BR/>scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure<BR/>cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di<BR/>privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste<BR/>scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari<BR/>si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a<BR/>quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che<BR/>alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli<BR/>esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola<BR/>privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo<BR/>trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in<BR/>malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.<BR/>Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna<BR/>discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i<BR/>cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già<BR/>detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora.<BR/>Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la<BR/>sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la<BR/>serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli<BR/>minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle<BR/>scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole<BR/>private denaro pubblico"<BR/><BR/>Piero Calamandrei - discorso pronunciato al III Congresso in difesa della<BR/>Scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5079328003784734646.post-55925338500225558542008-09-29T11:53:00.000+02:002008-09-29T11:53:00.000+02:00Grazie Fabrizio, il tuo intervento è molto chiaro....Grazie Fabrizio, il tuo intervento è molto chiaro.<BR/>LauraAnonymousnoreply@blogger.com